Falsifica l'identità per avere la residenza: 20enne moldava finisce nei guai

Ha falsificato l'identità per ottenere la residenza. Una giovane moldava di 20 anni è stata denunciata dagli agenti della Polizia Municipale per utilizzo di atto falso e inottemperanza alla normativa sull’immigrazione. Nei giorni scorsi, la ragazza si è presentata al’Ufficio Immigrazione del Comune di Ravenna, esibendo una carta di identità romena in corso di validità, per ottenere l’iscrizione nei registri di stato civile, per il rilascio della residenza.

Alcune anomalie riscontrate, però, attraverso apposito lettore ottico in dotazione, insospettivano gli addetti, i quali hanno richiesto l’intervento della Polizia Municipale – Ufficio Polizia Giudiziaria – Falsi Documentali, per più approfondite verifiche dalle quali emergeva che si trattava di un falso. Grazie alla sofisticata strumentazione tecnica in dotazione, svolgendo, contestualmente, specifici controlli anagrafici sui dati forniti dalla donna, gli agenti hanno accertato che il documento non era conforme al modello originale e, quindi, contraffatto.

A questo punto la giovane è stata accompagnata al Comando per essere foto segnalata e, solo al termine delle operazioni di identificazione, la stessa, vistasi ormai scoperta, ammetteva le proprie responsabilità. La donna, di nazionalità moldava, è risultata titolare di regolare passaporto, munito di visto turistico, con il quale era entrata in Italia. Ora dovrà rispondere dell'accusa di utilizzo di atto falso e inottemperanza alla normativa sull’immigrazione.

I reati accertati, dall’inizio dell’anno, dalla Polizia Municipale di Ravenna, per contraffazione di documenti, sia di identità che relativi a veicoli (soprattutto assicurazioni) sono circa una ventina, alcuni dei quali emersi anche grazie alla proficua collaborazione avviata, già dal 2010, con l’Ufficio Anagrafe del Comune.