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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Sant'Agata sul Santerno

L'alluvione in Romagna in un fumetto scritto da un volontario: "Davanti a una catastrofe torniamo tutti più umani"

Valerio Barchi, fumettista romano, a settembre ha pubblicato 'Fango', libro a fumetti in cui racconta l'alluvione in Romagna, un racconto grafico sull’esperienza autobiografica da volontario nei giorni successivi a quell'evento drammatico

"Possibile che ogni volta serva una catastrofe per ricordarci che siamo tutti fratelli?". È partendo da questa domanda, ma anche e soprattutto dalla propria esperienza di volontario, che Valerio Barchi, fumettista romano, a settembre ha pubblicato 'Fango', libro a fumetti (Biblioteca SAE per Sapere Aude Editori) in cui racconta l'alluvione in Romagna, un racconto grafico - utilizzando la tecnica dell'acquerello - sull’esperienza autobiografica da volontario nei giorni successivi a quell'evento drammatico. Valerio, infatti, non appena seppe che in Romagna stavano arrivando i cosiddetti "angeli del fango" per aiutare in quei giorni terribili non ci pensò due volte: saltò sul suo camper e rimase per quasi due settimane - dal primo al 12 giugno - a Sant'Agata sul Santerno, uno dei comuni più colpiti dall'alluvione. Di giorno spalava insieme agli altri volontari, di notte tornava in camper a disegnare.

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"In quei giorni ero a Roma a presentare un fumetto, poi sono andato a Empoli per un'altra presentazione, ma nel tragitto avevo già deciso che dopo Empoli sarei venuto in Romagna per aiutare, dal momento che avevo un mese libero - racconta il 39enne romano - Arrivato in zona appennino bolognese ho iniziato a cercare degli stivali di gomma da comprare, ma non se ne trovavano, e quelli che trovavi avevano prezzi pazzeschi. Alla fine ne ho trovato un paio a Casalecchio di due numeri più grandi del mio, ma mi sono dovuto accontentare. Non sapevo bene come funzionava la macchina dei volontari: un paio di volte mi è capitato di andare in zone terremotate, ma lì è molto diverso, serve personale qualificato e l'accesso non è aperto a tutti. Per cui non sapevo se sarei stato utile o d'impiccio. Poi cercando su internet ho trovato la piattaforma 'VolontariSos' che indirizzava i volontari dove c'era bisogno. Io ho deciso di andare a Sant'Agata sul Santerno, un po' perché in quel momento stavo scrivendo un fumetto in cui la protagonista si chiamava proprio Agata, un po' perché era un nome che non avevo mai sentito e sulle mappe era minuscolo. Ho pensato che fosse una zona meno "battuta" rispetto a città più grandi come Forlì o Cesena, e volevo conoscere proprio una piccola realtà".

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Valerio viaggia da Bologna in direzione Romagna. "Fino a Massa Lombarda non c'era nessun segno di alluvione, tanto che a un certo punto ho pensato che i media avessero esagerato - ricorda il fumettista - Poi improvvisamente è cambiato lo scenario: sulla strada c'erano cumuli di fango e macerie, un viavai continuo di mezzi speciali. All'improvviso ero nell'emergenza. Quindi ho parcheggiato il camper al di là del Santerno verso Lugo, ho attraversato il ponte a piedi e sono andato al Coc (Centro operativo comunale, ndr) di Sant'Agata, dove mi hanno indirizzato verso dove c'era bisogno in quel momento".

Il fumettista inizia a lavorare, a entrare in contatto con i residenti, a condividere con loro gioie e, soprattutto, dolori: "Una delle cose che mi ha colpito di più è stato vedere gli anziani disperati perché avevano perso le foto dei loro parenti in mezzo al fango: avevano paura di dimenticare i loro volti. La possessione materiale è una cosa che non mi appartiene: vivo in camper e per 14 anni ho vissuto girando per il mondo con solo uno zaino, per cui non empatizzavo molto con la perdita degli oggetti. Ma questa cosa delle foto mi ha davvero spiazzato, uno non ci pensa a questa cosa dei ricordi, ma è pesante. Lì per lì comunque è stato tutto talmente intenso che non mi sono accorto delle difficoltà. Mentre spalavo fango ho conosciuto uno psicologo che era lì per aiutare chi aveva necessità, e mi ha spiegato le 4 fasi che sperimenta chi vive una calamità: c'è la fase 'eroica', quella in cui si mette da parte tutto per sopravvivere e si fanno cose che uno non pensava sarebbe mai riuscito a fare, e dura pochissimo; poi c'è la fase 'luna di miele', quella dell'ottimismo, dell'"andrà tutto bene" in cui si muove la macchina degli aiuti; poi c'è la terza fase, quella della 'disillusione', quella in cui se ne parla sempre meno, gli aiuti scarseggiano, i soldi non arrivano; e infine la fase della 'stabilizzazione', in cui uno fa i conti con il trauma vissuto e cerca di andare avanti. Ecco, io finché sono rimasto a Sant'Agata ero nella fase luna di miele. Poi sono crollato: avevo bisogno di dormire, fisicamente stavo bene, ma mentalmente ero fuso".

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Mentre aiutava in Romagna, Valerio viene contattato da un editore che gli propone di "sfruttare" la sua esperienza da volontario per scrivere un fumetto: "Io in quel momento stavo lavorando su un altra cosa, però ho subito accettato. Ho iniziato appena ho lasciato Sant'Agata e a settembre il libro era pronto. Mentre lo scrivevo, a fine giugno sono tornato a Sant'Agata per una festa di raccolta fondi. Rivedere tutte quelle persone e com'era cambiata la città un mese dopo è stato bellissimo, non avevo ancora smaltito il carico emotivo e mi ha fatto un effetto molto forte vedere la gente fare cose normali, cantare, ballare... Era una nuova normalità".

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Alla fine del fumetto, l'autore si interroga su come le persone sembrino mettere da parte conflitti e divisioni in momenti drammatici come quelli che si verificano durante una calamità naturale. "Per un po' ho vissuto in paesi molto poveri in Asia, e lì vedevo che meno le persone avevano - in termine di benessere economico - e più era forte il legame della comunità. Ricordo che, durante il terremoto di Amatrice, sono andato a donare sangue e con me c'erano 300 persone. Mi ha colpito molto anche questa cosa: ho sempre visto gli italiani come un popolo di individualisti, ma la risposta che c'è stata in Romagna o durante altre emergenze dimostra che quando succede qualcosa ci piace darci da fare. Nei momenti difficili, evidentemente, ci si torna a concentrare sulle cose davvero importanti".

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Al momento 'Fango' - che nei mesi scorsi è stato distribuito in edicola - non è acquistabile, ma l'autore presto tornerà in Romagna e sarà possibile acquistare una copia durante le presentazioni. "Tornerò in Romagna per l'anniversario dell'alluvione - spiega Valerio - Il 16 maggio sarò a Cotignola, il 17 a Lugo, il 18 a Castel Bolognese e il 19 a Sant'Alberto".

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