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Cronaca Faenza

Basta un abbraccio per sfilare la collanina: arrestate due abilissime ladre

Le due complici sono quindi state arrestate per “furto aggravato in concorso” e su disposizione del pubblico ministero Monica Gargiulo sono state portate in carcere a Forlì

Con la “tecnica dell'abbraccio”  avevano scippato una collana d'oro ad un anziano. Due nomadi di 23 e 26 anni,  entrambe provenienti dal campo rom di bologna, sono state arrestate domenica dai Carabinieri della Compagnia di Faenza, al comando del capitano Cristiano Marella. L'episodio è avvenuto poco dopo mezzogiorno, in Corso Baccarini, a poca distanza dalla stazione ferroviaria della località manfreda. Una ragazza vestita con abiti succinti ha attirato l’attenzione di un 79enne in bicicletta che stava rincasando di ritorno dalla messa, offrendogli, senza alcuna ragione, un “bacio”. 

IL FURTO - L’anziano sospettando qualcosa di strano aveva respinto quelle avances e si era rimesso in sella alla sua bici, ma quando è arrivato al semaforo di via Tolosano è spuntata un’altra ragazza che gli ha strappato dal collo la catenina d’oro ed insieme alla sua complice si è data alla fuga. Il furto è avvenuto sotto gli occhi di un testimone che ha avvisato il 112 ed ha inseguito per un po’ le due donne che durante la fuga si sono disfatte della collanina d’oro che avevano appena rubato e poi si sono dileguate. 

LA CATTURA - A quel punto, recuperata la refurtiva grazie alle indicazioni del testimone, sono iniziate le ricerche delle ladre. I Carabinieri del Radiomobile insieme ad un equipaggio della Polizia Municipale di Faenza hanno setacciato la zona finchè sono state trovate due ragazze di etnia rom accovacciate dietro alcune auto parcheggiate in via Farini. Le due donne hanno dichiarato di essersi sedute per riposare e di trovarsi a Faenza soltanto per chiedere qualche spicciolo ai passanti.

IL PRECEDENTE - In realtà, quando sono state portate nella caserma dei carabinieri di via Giuliano Da Maiano, i militari dell’Arma hanno appurato che una di loro già era stata denunciata due anni fa per aver strappato una collanina ad un anziano faentino con la stessa tecnica. Di lì a poco è arrivata in caserma la vittima dello “scippo” per sporgere denuncia che ha riconosciuto le due giovani ladre mentre stavano per essere perquisite da un’agente donna della polizia municipale, alla ricerca del crocefisso che dopo il recupero della collanina risultava mancante. Purtroppo anche dopo la perquisizione non è stato ritrovato.

LE ACCUSE - Le due complici sono quindi state arrestate per “furto aggravato in concorso” e su disposizione del pubblico ministero Monica Gargiulo sono state portate in carcere a Forlì. Il giudice Andrea Galanti ha convalidato lunedì pomeriggio l’arresto e poi ha concesso i termini a difesa rinviando il processo al 19 settembre. Nel frattempo le due donne sono state rimesse in libertà ma il giudice ha applicato ad entrambe la misura cautelare del divieto di dimora in tutta la provincia di Ravenna.      

I CONSIGLI - Per mettere in guardia i faentini da questa tipologia di reato molto “insidiosa”, il capitano Cristiano Marella tiene a sottolineare che “le due donne di domenica hanno messo in scena un copione molto  collaudato che viene definito “tecnica dell'abbraccio”. Si tratta di un sotterfugio utilizzato soprattutto da donne di etnia rom molto abili ed esperte in questo tipi di furti, cheattirano l’attenzione della vittima, di solito uomini anziani, con vari pretesti: richiesta di informazioni  oppure si offrono di “regalare” un bacio o un abbraccio. Il consiglio è di non farsi “imbambolare” dalla loro parlantina, spesso fuori dal comune e soprattutto di mantenere sempre una “distanza di sicurezza” senza farsi sfiorare. bastano pochi secondi infatti per strappare una collanina, sfilare un orologio o far “sparire” un portafogli. E' poi indispensabile segnalare al 112 la presenza in città di queste pericolosissime “adescatrici”. Se ci si trova di fronte a queste pericolose ladre, che spesso senza farsi scrupoli mettono a repentaglio anche l’incolumità degli anziani, bisogna intimare perentoriamente di essere lasciati in pace e che si è in procinto di telefonare ai carabinieri, inoltre è utile richiamare anche l’attenzione dei passanti”. 

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