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Cronaca Faenza

Il sindaco di Faenza a 'Salotto Blu': "Dopo l'alluvione restituire la percezione di sicurezza sarà la cosa più difficile"

Ora servono "progetti complessivi che vadano dall'Appennino all'Adriatico. Non bastano interventi parziali, dobbiamo costruire un eco sistema che parta dalla montagna. Altrimenti non restituiremo, oltre al ristoro dei danni, incommensurabili, il senso di sicurezza"

Il sindaco di Faenza Massimo Isola è stato intervistato da Mario Russomanno per la trasmissione televisiva 'Salotto Blu', che andrà in onda stasera alle 23 sul canale 99 del digitale terrestre, aprendosi ai ricordi dei momenti più drammatici dell'alluvione e a riflessioni riferite agli scenari futuri. La prima notte? "Faenza era stata colpita dal primo evento alluvionale due settimane prima, eravamo sul chi vive e avevano fatto sgomberare immobili quando c'era bel tempo. Ma nessuno poteva prevedere il cataclisma successivo, secoli di statistiche scientifiche sono state spazzate. Quella prima notte è stata da incubo, i gommoni e gli elicotteri dei soccorritori non riuscivano a individuare le persone che si erano rifugiate sui tetti. Il sorgere del sole ha rappresentato il primo, piccolissimo, segno di speranza".

Cosa serve ora? "Progetti complessivi che vadano dall'Appennino all'Adriatico. Non bastano interventi parziali, dobbiamo costruire un eco sistema che parta dalla montagna. Altrimenti non restituiremo, oltre al ristoro dei danni, incommensurabili, il senso di sicurezza. Chi è stato colpito si chiede se potrà capitare ancora. Parlo di opere epocali e di un cambio di mentalità. È difficile, ma è l'unica strada che abbiamo davanti".

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