Intesta acqua, luce e gas al precedente inquilino: 55enne denunciata per sostituzione di persona

I carabinieri hanno scoperto il “trucco” di un’astuta 55enne affittuaria di una casa in campagna che aveva attivato i contratti di acqua, luce e gas a carico del precedente inquilino. La donna è stata denunciata per truffa e sostituzione di persona. Il piano all’inizio aveva funzionato perfettamente tant’è che la 55enne faentina abitante nella zona Santa Lucia di Faenza, per più di un anno ha usufruito di acqua, luce e gas senza sborsare nemmeno un centesimo.

Sostanzialmente il vecchio affittuario, un 36enne faentino che aveva vissuto nell’abitazione a Santa Lucia per circa tre anni, appena deciso il suo trasferimento aveva rescisso il contratto di affitto e poi si era accordato con i proprietari dell’immobile di non fare la disdetta delle utenze perché  con l’arrivo del nuovo inquilino avrebbero semplicemente fatto la “voltura” dei contratti e così facendo avrebbero “risparmiato” sulle spese di distacco e di riallaccio. Il 36enne si era fidato dei proprietari di casa e  quindi dopo la letture dei contatori si era trasferito, convinto di non aver lasciato alcuna “pendenza” da pagare. In realtà le cose per lui non sono andate per il verso giusto, infatti qualche mese dopo l’uomo è stato contattato dai gestori di energia che gli hanno sollecitato il pagamento di diverse bollette insolute riferite alla sua precedente abitazione a Santa Lucia, per un totale di circa 600 euro.

L’uomo  a quel punto è caduto dalle nuove perché non aveva mai ricevuto alcuna bolletta al suo nuovo indirizzo, quindi aveva effettuato delle verifiche e alla fine aveva scoperto che quell’ abitazione era stata affittata ad un nuovo inquilino che evidentemente non aveva fatto le volture così come gli avevano garantito i proprietari dell’immobile qualche mese prima. Scoperta l’esistenza di quell’imbroglio inaspettato, senza pensarci su due volte il 36enne aveva chiesto ai gestori delle forniture che venissero apposti i sigilli sui contatori e poi aveva pagato i 600 euro per evitare guai peggiori. Sembrava tutto finito lì ma l’ulteriore “batosta” è arrivata ad aprile del 2017 quando da un ufficio di recupero crediti gli è arrivata una telefonata nella quale gli si chiedeva di pagare una somma dovuta da Enel per l'utenza della fornitura di gas presso l’abitazione di via Santa Lucia che alla fine era stata sospesa per morosità.

Il 36 enne a quel punto aveva preteso delle spiegazioni e alla fine si è ritrovato davanti un’amara sorpresa. L’uomo ha scoperto, infatti, che tutte le utenze luc,e acqua e gas erano ancora a lui intestate e nel contratto c’era scritto di far recapitare avvisi e bollette presso un indirizzo di Modigliana che corrisponde ad una chiesa, per questo motivo per mesi e mesi non aveva mai ricevuto nulla.  A quel punto, convinto di essere stato truffato, si è presentato presso i carabinieri della stazione di Faenza Borgo Urbecco al comando del maresciallo capo Giuseppe Palumbo per sporgere una denuncia. I militari dell’arma hanno quindi dato inizio ad una serie di accertamenti tesi a fare luce sulla vicenda ed al termine delle indagini hanno acquisito tutte le prove a carico di una 55enne faentina che dopo di lui aveva preso possesso dell’abitazione a Santa Lucia. 

In particolare, i militari dell’arma hanno sequestrato i file audio della telefonata al numero verde in fase di attivazione del contratto del gas, con la registrazione della voce della donna che aveva fatto il nome del 36enne precedente affittuario della casa di via Santa Lucia, raccontando di essere stata da lui delegata. Nel corso della stessa telefonata, la donna aveva anche chiesto di recapitare le bollette presso l’indirizzo di Modigliana dove in realtà non abita nessuno essendoci una chiesa.  A questo punto, ricostruita la truffa architettata dalla nuova inquilina, i carabinieri l'hanno denunciata per truffa e sostituzione di persona.