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Cronaca Bagnacavallo

La Bassa Romagna festeggia i 16 anni dell'Unione: una serata di festa al Goldoni

La presidente dell'Unione Eleonora Proni: "Non un auto elogio, ma un'analisi a più voci di numerosi aspetti che riguardano la vita di tutti"

Una grande festa per celebrare sedici anni di Unione: giovedì "tutta la Bassa Romagna" si è ritrovata al teatro Goldoni di Bagnacavallo per ripercorrere le tappe di un percorso iniziato nel 2008 e tutt'altro che concluso. Il pomeriggio ha dato spazio a numerosi approfondimenti, dove tecnici e amministratori, coadiuvati dal giornalista Isaia Invernizzi, si sono alternati in un susseguirsi di tematiche che hanno esplorato l'intera "macchina Unione", nonché tutti gli aspetti della socialità che coinvolgono l'ente pubblico.

Dai traguardi raggiunti in termini di economie di scala passando per la formazione del personale, dalle politiche che hanno visto nascere le prime unioni comunali in Italia fino a quelle che oggi continuano a sostenere questa forma di collaborazione tra Comuni, la giornata è stata anche un momento di riflessione sul futuro: particolare attenzione è stata data ai temi del cambiamento climatico e dell'evoluzione demografica, due aspetti che saranno preponderanti nelle politiche degli anni a venire. Dopo un excursus sul percorso che ha portato dall'associazione intercomunale alla fondazione dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna, c'è stato spazio per parlare di qualità della vita (ambiente, rifiuti, sicurezza, infrastrutture, associazionismo), di territorio (dalle bonifiche all'alluvione), di rapporti con la Regione, di scuola, di economia, di innovazione e digitalizzazione.

"Siamo molto soddisfatti della riuscita di questa iniziativa, perché in poche ore siamo riusciti a portare al pubblico davvero tanti contenuti - commenta la presidente dell'Unione Eleonora Proni -. Non un auto elogio, ma un'analisi a più voci di numerosi aspetti che riguardano la vita di tutti, cittadini e imprese. Abbiamo visto insieme amministratori di oggi e di ieri, tecnici e personale dell'Unione, ma anche funzionari della Regione ed esperti di svariati enti che hanno contribuito attivamente alla costruzione del nostro percorso, che è poi stato preso a modello da tante altre Unioni. A pochi mesi dalla fine del mandato per la maggior parte dei sindaci attualmente in carica nei nove Comuni della Bassa Romagna, quella del 29 febbraio è stata sicuramente un'opportunità interessante, ricca di spunti per chi amministrerà in futuro".

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