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Cronaca

La Bassa Romagna intercetta oltre 40 milioni di euro dal Pnrr

L'Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha presentato la relazione di mandato 2019-2022

Mercoledì all'auditorium "Arcangelo Corelli" di Fusignano si è svolto il Consiglio dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna, allargato ai Consigli di tutti i Comuni, che ha visto tra le altre cose la relazione sullo stato dei programmi dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna (2019-2022). I sindaci dei Comuni, ciascuno per le proprie deleghe, hanno illustrato quanto fatto dall'inizio del mandato sui tre assi su cui si incardina il programma di mandato dell’Unione (attrattività, sostenibilità e innovazione), in un momento di condivisione con i Consigli che mancava da qualche anno, a causa della crisi sanitaria.

Il tentativo degli amministratori dell'Unione della Bassa Romagna, in particolare in questi imprevedibili ultimi tre anni è stato quello di "riuscire a parare i colpi e gestire una fase che non era mai stata affrontata (Covid, caro energia, guerra), e al contempo cogliere le occasioni fornite dai fondi Pnrr e Atuss per costruire progettualità importanti. Molti di questi fondi sono stati intercettati grazie al coordinamento delle strutture dell'Unione, che si sono rivelate fondamentali nel gestire la complessità di queste procedure".

Per quanto riguarda i fondi Atuss (Agende trasformative urbane per lo sviluppo sostenibile, fondi regionali riservati alle unioni avanzate), si tratta di circa 8 milioni di euro che saranno utilizzati in via prioritaria per azioni di forestazione urbana, per la realizzazione di una rete ciclabile integrata ("bicipolitana"), per azioni di riduzione del digital divide e per progettualità dedicate ai giovani.

Sul fronte del Pnrr, sul territorio sono stati intercettati circa 40,7 milioni di euro per investimenti che saranno gestiti per la maggior parte direttamente dai Comuni che sono competenti in via generale in materia di lavori pubblici (viabilità, scuole, verde e transizione energetica), ma in stretto coordinamento con i servizi dell’Unione; fanno eccezione i fondi destinati alla transazione digitale (circa 4 milioni di euro digitalizzazione dei servizi, passaggio al cloud, nuovi siti istituzionali e potenziamento della sicurezza informatica) e i progetti di inclusione sociale (1,4 milioni di euro: proprio il sociale, insieme ai servizi educativi, continua a essere una delle principali voci di bilancio per l'Unione, con un investimento di circa 46,6 milioni di euro dal 2019 al 2022). Quello di mercoledì sera rappresenta un primo momento di condivisione degli esiti del mandato a cui seguiranno altri appuntamenti aperti al pubblico, tra cui un evento che si terrà il prossimo 19 maggio e che sarà l’occasione per festeggiare i primi 15 anni dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna.

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