Laureandi biologi sfrattati, "incomprensioni tra istituzioni e università"

Gli studenti dei Corsi di Laurea di Scienze Ambientali e Biologia Marina, dopo lo sfratto dai locali dell’Istituto Tecnico Agrario “Perdisa”, hanno incontrato l'Assessore provinciale all'edilizia scolastica Secondo Valgimigli e il direttore della Fondazione Flaminia Antonio Penso. "Quello che abbiamo capito è che l'incresciosa situazione che si è venuta a creare sembra essere dovuta a una cattiva gestione dei rapporti e delle comunicazioni fra Provincia, Comune e Università", evidenziano gli studenti.

"Contestualmente, la Provincia ha manifestato la propria apertura verso un confronto con Università, Comune e Fondazione Flaminia per cercare una
soluzione. Una delle condizioni fondamentali perché ciò avvenga è l'esistenza di un progetto concreto per la costruzione del nuovo lotto destinato alla didattica che l'Università dovrà definire il prima possibile - chiosano i laurandi -. In ogni caso, noi studenti ribadiamo che l'obiettivo minimo deve essere quello di garantire la continuazione della didattica negli attuali spazi fino al completamento della costruzione del secondo lotto".

Spiegano ancora: "Il Consiglio del Corso di Laurea di Scienze Ambientali riunitosi martedì scorso si è pronunciato all'unanimità a favore del raggiungimento di questo obiettivo minimo proposto e a tale scopo ha nominato una commissione congiunta docenti-studenti. Per tutti questi motivi, noi studenti dei Corsi di Laurea in Scienze Ambientali e Biologia Marina abbiamo deciso di organizzare un'autogestione per confrontarci e pianificare le prossime azioni da intraprendere in modo da tutelare al massimo il futuro dei nostri Corsi di Laurea". L'autogestione inizierà venerdì alle 18.30 e si protrarrà per 24 ore nei locali presso il secondo piano dell'Istituto Perdisa.