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Cronaca Cervia

Molta attenzione sul piano strategico di Cervia

Buona partecipazione giovedì nella sala convegni dell'Istituto alberghiero dove si è svolto il convegno "Analisi e opinioni per il piano strategico di Cervia"

Buona partecipazione giovedì nella sala convegni dell’Istituto alberghiero dove si è svolto il convegno “Analisi e opinioni per il piano strategico di Cervia”. Erano presenti diversi cittadini, le forze politiche, i sindacati  e tutte le associazioni di categoria cervesi che hanno ascoltato con grande interesse e hanno portato il loro contributo attivo con i propri interventi.

E’ intervenuto anche  il Vicepresidente  della Camera di Commercio di Ravenna Natalino Gigante, sottolineando l’importanza del progetto e il ruolo che nel territorio ha la Camera di Commercio a supporto delle politiche di sviluppo imprenditoriale in un’ottica di area vasta. Obiettivo dell’evento è stata la presentazione alla città delle analisi statistiche compiute e delle elaborazioni delle opinioni raccolte durante la prima fase del progetto di Piano Strategico denominata “Fase di ascolto e diagnosi del territorio”, tramite indagine campionaria telefonica e dei questionari restituiti dai vari interlocutori.

Il prof. Luca Mazzara, responsabile scientifico del progetto, ha illustrato il contesto del Comune di Cervia negli ambiti: demografico; sociale (welfare, istruzione, sicurezza); economico; turismo sport cultura e porto; territoriale e ambientale. Massimo D’Angelillo del gruppo Genesis ha analizzato il posizionamento competitivo di Cervia in ambiti di rilevanza strategica per il settore del turismo. Il dott. Michele Bacco del Centro Studi Sintesi ha analizzato l’aspetto “benessere e turismo” tra le località dove il binomio è possibile. Sono stati confrontati 15 comuni che condividono con Cervia la vocazione turistico marittima (Jesolo, Bellaria, Cesenatico, Cattolica, Riccione, Alassio, Comacchio; San Benedetto del Tronto, Follonica, Roseto degli Abruzzi, Rapallo, Viareggio, Vieste, Ischia), identificando 7 aree tematiche in cui è possibile valutare la qualità della vita (ambiente e territorio; benessere economico; partecipazione alla vita politica; famiglia e sicurezza; istruzione e cultura; salute; turismo). Cervia si è classificata 2^ nella graduatoria generale.

La dott.ssa Chiara Tronchin del Centro Studi Sintesi ha esposto l’analisi delle azioni e proposte della collettività economica e sociale, raccolta tramite l’indagine di oltre 500 cittadini. Fra i punti di forza di Cervia sono stati rilevati: il territorio per la posizione geografica e il litorale, il turismo familiare, l’ospitalità della popolazione, le capacità imprenditoriali. I punti di debolezza: la stagionalità troppo compressa nei mesi estivi, l’offerta turistica troppo specifica, alcune strutture non valorizzate, la rete viaria e i parcheggi non adeguati, la presenza di esercizi abusivi e lavoro nero.

Il Sindaco Roberto Zoffoli nel suo intervento di apertura ha  sottolineato: <<E’ particolarmente  importante in un momento come questo di crisi, di disaffezione alla politica e alle istituzioni da parte di molti cittadini, mantenere un rapporto continuo e costante con le persone, capendo quali sono i loro bisogni e le loro esigenze. Anche la critica, la lamentela, l’espressione del disagio è un filo sottile e prezioso che dobbiamo conservare, perché è comunque un momento di contatto fra i cittadini e le istituzioni e può essere una possibilità in più per riportare all’affezione alla politica e alle istituzioni. Il Piano strategico si fonda anche su questa capacità di mantenere il contatto col territorio, uno strumento necessario per lavorare insieme, favorire la cooperazione degli attori locali e individuare un percorso comune per la crescita e il futuro di Cervia>>.

Il Direttore Generale del comune di Cervia Maurizio Rossi coordinatore del progetto ha evidenziato: <<La pianificazione strategica per lo sviluppo dei territori è uno dei temi su cui le amministrazioni pubbliche locali dovrebbero porre maggiore attenzione nei prossimi anni. L’idea di fondo è che occorre saper leggere il proprio territorio, selezionare le priorità di intervento sostenibili e indirizzare verso la loro realizzazione le risorse pubbliche e private. Il modello ideale, cui ispirarsi, dovrebbe essere il più inclusivo possibile ovvero il pervenire a decisioni attraverso l’esercizio della democrazia partecipativa ovvero con la consultazione e l’approvazione di tutti i cittadini interessati. A Cervia si possono tessere le relazioni, interne ed esterne al territorio, tra pubblico e privato che determineranno le sorti del proprio futuro e la gestione dei cambiamenti>>.
 

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