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Cronaca

Mondo della musica in lutto per la morte di Titta: "Saprà roteare anche in cielo"

A luglio 2019 aveva finalmente annunciato di essere riuscito a sconfiggere il tumore. "Se tutto andrà come deve andare, potrò tornare a "roteare" insieme a voi", aveva scritto il cantante

Il mondo della musica è in lutto per l'improvvisa scomparsa di Giuseppe Tittarelli, in arte "Titta" ma conosciuto da tutti anche come "Dottore dell'amore", cantante ravennate morto martedì all'età di 51 anni. Molto conosciuta nel ravennate era la sua band di rock demenziate, "Le Fecce Tricolori", molto popolari negli anni '90.

La morte di Titta arriva come un fulmine a ciel sereno: dopo aver sconvolto tutti nel 2018 postando sul proprio profilo Facebook una foto nel letto di un ospedale spiegando di avere un tumore, a luglio 2019 aveva finalmente annunciato di essere riuscito a sconfiggere la malattia. "Se tutto andrà come deve andare, potrò tornare a "roteare" insieme a voi", aveva scritto il cantante in quell'occasione. E ora Titta, ne siamo certi, roteerà da qualche altra parte guardandoci tutti.

“Apprendo con tristezza la notizia della scomparsa di Giuseppe ‘Titta’ Tittarelli, cantante eclettico che ha saputo coinvolgere generazioni di giovani e non solo grazie a testi irreverenti e performance da vero artista da palcoscenico - commenta il sindaco Michele de Pascale - Nella sua carriera, prima con le Fecce tricolori e poi da solista, sono stati evidenti l’audacia di affrontare argomenti scomodi con ironia e la provocazione ad uscire da schemi predefiniti. Il mio cordoglio e dell’amministrazione comunale giungano ai suoi cari”. 

Chi volesse dare l'ultimo saluto a Titta lo potrà fare da venerdì pomeriggio alla camera mortuaria di Ravenna. Il funerale si terrà sabato 11 luglio alle 11 nella Chiesa della camera mortuaria. I parenti hanno chiesto non fiori ma opere di bene, chi volesse presentarsi con la maglietta di Titta sarà ben accetto.

Giuseppe-tittarelli

Il ricordo degli amici

"La notizia è di quelle che non si vorrebbero mai sentire: Giuseppe "Titta" Tittarelli ci ha lasciato improvvisamente - commentano dal Teatro Socjale di Piangipane - Tutto lo staff lo ricorda come un amico, un compaesano, un artista fuori dagli schemi, un Freak Antoni piangipanese. Il suo concerto per celebrare i 25 anni di carriera (nel 2017, ndr) ha infiammato il nostro palco e una platea interamente sold out. Salutiamo Titta come un grande amico, sicuri che, ovunque sia, saprà roteare anche in cielo".

"Il primo concerto lo ricordo ancora - il saluto di Jennifer, una sua fan - Avevo 15 anni ed ho cantato pane e due etti di crudo per tutta l'estate! Che energia e che musica ci hai regalato... fiera di aver roteato con te". "Stanotte sono tornato a casa in macchina cantando a squarciagola ‘Pane due etti di crudo’. Ho pensato a te Dottore dell’Amore e a noi ragazzi di campagna cresciuti con te come mito - il ricordo del consigliere Rudy Gatta - Sfigati, liberi e felici. Si perché ci hai insegnato che essere sfigati di provincia non è poi così male".

La sua carriera

Giuseppe Tittarelli in arte “Titta” nasce a Ravenna il 20 maggio 1969. Muove i primi passi nel mondo dello spettacolo nel campo cinematografico, infatti nel 1990 all’età di soli 21 anni si trasferisce nella capitale per entrare nel mondo del cinema. Per mantenersi economicamente accetta qualsiasi tipo di lavoro: cameriere, fattorino, lavapiatti,parcheggiatore. Nel 1991 collabora alla realizzazione di alcuni festival cinematografici piuttosto prestigiosi quali “Europa Cinema” che si svolge a Viareggio e “Le Grolle d’Oro” di Saint Vincent, e anche il “Premio Solinas”, concorso per sceneggiatori. Il suo carattere schivo e riservato non gli permette di inserirsi nel difficile mondo patinato del cinema, e così dopo due anni di permanenza nella capitale decide di tornare nella sua città natale, ma non prima di aver partecipato come “figurazione speciale” in un film dal titolo “Persone perbene” con Massimo Ghini ed Elena Sofia Ricci e diretto da Francesco Laudadio.

Nel 1992, tornato stabilmente a Ravenna fonda “Titta e le Fecce Tricolori” e ben presto il gruppo diventa una band di culto. Nel 1994 partecipano a “Segnali di fumo” su Videomusic, dopo avere girato l’Italia in lungo e in largo grazie alla partecipazione ad “Arezzo Wave on the Rocks”. Pubblicano diversi cd tra cui “Uomini” che vede la partecipazione straordinaria di Freak Antoni degli Skiantos, loro guru e illustre predecessore. Nel 1998 il gruppo si scioglie una prima volta per poi ricominciare nel 2001. Nel 2004 Titta esordisce alla scrittura e pubblica un libro autobiografico dal titolo "Palle cinesi". Nel novembre del 2005 lo scioglimento definitivo. Dal 2007 Titta continua l'avventura musicale come solista realizzando altri cd di canzoni inedite. Nel 2017 firma un contratto discografico con l'etichetta indipendente PMS Studio con cui pubblica l'album "Canzoni di Provincia".

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