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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Niente trauma center all'ospedale di Ravenna: "Ma potenzieremo il pronto soccorso"

Un trauma center all'ospedale di Ravenna, anche di secondo o terzo livello, "non sarebbe altro che una duplicazione di strutture". L'Ausl Romagna, e a cascata il Partito democratico, boccia la proposta che arriva da Lista per Ravenna

Un trauma center all'ospedale di Ravenna, anche di secondo o terzo livello, "non sarebbe altro che una duplicazione di strutture". L'Ausl Romagna, e a cascata il Partito democratico, boccia la proposta che arriva da Lista per Ravenna, e sostenuta dai capigruppo di Fratelli d'Italia, Viva Ravenna, Forza Italia, Alberto Ferrero, Nicola Grandi e Alberto Ancarani, e dal consigliere della Lega Giacomo Ercolani, discussa mercoledì pomeriggio in commissione. Tra l'altro senza la presenza, stigmatizzata come poca rispettosa dall'opposizione, ma anche da Daniele Perini della Lista De Pascale, dei rappresentanti dell'Azienda sanitaria. Che affidano a due pareri letti in aula la bocciatura: il primo a firma del direttore generale Tiziano Carradori, per il quale "non si deve moltiplicare il trauma center di Cesena", e il secondo del responsabile di Ortopedia a Ravenna Alberto Belluati per il quale è "inutile duplicare un sistema che funziona con hub Cesena".

Al capogruppo di LpRa Alvaro Ancisi "non si taglia della lingua" stigmatizzando il "servilismo accentuato" che caratterizza Ravenna. A mandare su tutte le furie il civico non è solo il niet alla sua proposta, ma anche la volontà espressa dal Partito democratico di arrivare a un documento condiviso sulla sanità e sul Pronto soccorso in particolare, per il quale sono in corsi lavori di ampliamento e ammodernamento per sette milioni di euro. Gli sforzi in tal senso della minoranza, chiarisce, vengono sempre minimizzati se non ignorati. "E a un certo punto ci si stanza". Le risposte dell'Ausl Romagna, prosegue, "non c'entrano nulla, non vogliamo duplicare Cesena ma esserle di supporto". Ancisi porterà dunque l'atto in consiglio comunale, modificandolo in base anche alle critiche ricevute, perché la domanda per i cittadini è: "Con un incidente al bacino vorreste essere curati a Cesena o a Ravenna?", conclude il civico.

Il capogruppo dem, e dipendente Ausl Romagna, Marco Montanari, punzecchiato da Ancisi definisce "la proposta campata in aria" come da pareri dell'Azienda, ma come maggioranza, annuncia, "siamo pronti a costruire insieme un ulteriore dispositivo sulle tematiche per implementare i servizi di Pronto soccorso". In particolare per tre punti: potenziamento della diagnostica radiologica; umanizzazione delle cure creando un locale dedicato per i pazienti che si aggravano, come luogo di commiato e lutto; accoglienza dei pazienti con disturbi autistici. Il consigliere Perini, e con lui anche Ravenna Coraggiosa, Gruppo misto, e Movimento 5 Stelle, concorda con la necessità di stilare un documento condiviso, ma "con azioni e tempi certi" dal potenziamento di Ortopedia a quello tecnologico. "Serve anche più potere ai sindaci", aggiunge.

Dai banchi della minoranza è Nicola Grandi a criticare l'assenza dell'Ausl Romagna: è "imbarazzante, una presa per i fondelli, già non c'è il sindaco", mentre Veronica Verlicchi della Pigna, non firmataria della proposta, non condivide i toni usati, è comunque "frutto di analisi di persone esperte". (Dire)

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