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Cronaca

Piscina comunale, la svolta: "Le attività non verranno interrotte: e ne costruiremo un'altra"

"La riqualificazione della piscina comunale dovrà avvenire senza interruzione dell'attività natatoria". Ad annunciarlo è lo stesso sindaco Michele de Pascale

"La riqualificazione della piscina comunale dovrà avvenire senza interruzione dell'attività natatoria". Ad annunciarlo è lo stesso sindaco Michele de Pascale: "In questi giorni abbiamo analizzato il tema e fatto approfondimenti tecnici che ci hanno permesso di individuare un'area confinante con l'attuale piscina di via Falconieri, in grado di andare incontro alle esigenze manifestate dalle associazioni sportive nel dibattito sulla riqualificazione dell'impianto - spiega il primo cittadino - Sarà possibile costruire una nuova vasca olimpionica di 50 metri a dieci corsie, da aggiungersi alle altre due vasche da 50 e 25 metri esistenti all' interno della piscina comunale. Il tutto senza dover interrompere l' attività delle società sportive e degli utenti abituali dell' impianto. Stiamo valutando come questa ipotesi progettuale possa coniugarsi con quanto previsto da Arco Lavori nella proposta di project financing e siamo molto soddisfatti di questa soluzione, che porteremo presto all’attenzione del consiglio comunale".

L'annuncio del sindaco ha destato scalpore nelle file dell'opposizione: "Proprio martedì pomeriggio l’assessore Fagnani, rispondendo al question time che per l’appunto chiedeva quali novità ci fossero, affermava di non poter svelare i dettagli per non compromettere il buon esito dell’intera operazione - spiegano i consiglieri Massimo Manzoli (Ravenna in Comune), Veronica Verlicchi (la Pigna) ed Emanuele Panizza e Marco Maiolini (Gruppo misto) - Siamo contenti che la soluzione trovata preveda di costruire e rendere fruibile una nuova vasca olimpionica prima di procedere con la riqualificazione della vecchia struttura, senza quindi interrompere il servizio pubblico. Va però ricordato che la giunta aveva approvato il progetto iniziale che prevedeva una chiusura di sei mesi dell’impianto e, solo grazie alla nostra attività di informazione e sensibilizzazione che ha portato al coinvolgimento di molti cittadini e delle società sportive, é stato possibile indurre il sindaco a bloccare quel progetto. A questo punto è fondamentale conoscere, tra le altre cose, gli ulteriori dettagli tecnici che ci rassicurino che la vasca olimpionica da 10 corsie abbia anche la profondità necessaria atta a svolgervi tutti i tipi di gare internazionali (3 metri) e se la vasca d’avviamento nuoto per i bambini sarà fruibile solo d’estate come avviene ora oppure anche durante l’inverno. Naturalmente auspichiamo che vengano risolte tutte le criticità che riscontrammo relative agli aspetti economico-finanziari e gestionali del progetto di finanza presentato da Arco Lavori che ci avevano portato a sostenere la mancanza di una reale utilità pubblica".

Sabato 27 aprile, inoltre, sono state consegnate in Comune 1031 firme contro la chiusura della piscina raccolte nei banchetti effettuati presso la piscina comunale di Ravenna. "Abbiamo ascoltato cittadini indignati, atleti, genitori, ragazzi e nonni preoccupati per il futuro incerto della piscina, a rischio di chiusura per un tempo indeterminato - spiegano dal Meetup 'A riveder le stelle' - Molti gli increduli all’ipotesi della demolizione delle strutture fuori terra, non nuove ma ancora efficienti. Tantissimi i cittadini provenienti da fuori Ravenna: accertati i motivi che li legavano alla nostra città, abbiamo accolto anche le loro firme, se non altro per far comprendere all’amministrazione l’importanza della nostra piscina e della necessità di non interrompere un pubblico servizio fondamentale. La petizione chiede di recuperare senza demolire la struttura esistente, di valutare la gestione diretta del Comune per abbassare i costi ed eventualmente di costruire altrove su terreno già edificato, una nuova piscina, mediante un progetto che preveda anche la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini, ovvero dei fruitori, oltre che delle società sportive. Con piacere scopriamo che il servizio non verrà interrotto. Tuttavia, sono tantissimi gli interrogativi rimasti a nostro parere senza risposta: dove pensa il Comune di poter recuperare lo spazio per la piscina olimpionica a dieci corsie in adiacenza all’attuale? Una piscina a dieci corsie omologabile per le gare internazionali misura minimo 32 x 62 metri, che diventano circa 50 x 62 metri volendo considerare almeno da un lato le tribune e gli spogliatoi, ed escludendo la piscina da 25 metri che di solito è presente sul lato corto di questi impianti. Nell’intorno della piscina non vi sono spazi con queste dimensioni, a meno che: verrà invaso il campo da atletica e abbattuti numerosi di alberi della ormai storica pinetina di filtro tra il campo di atletica e la piscina stessa? Verrà invece usato il terreno esistente tra la piscina e viale Alberti, che è largo circa 40 metri, a cui va sottratta la fascia di rispetto stradale? Oppure la nuova piscina verrà addossata alle case esistenti ad est della vecchia piscina, eliminando parte di un parcheggio? Come sarà possibile conciliare le esigenze di cantiere per la nuova edificazione (sbancamenti, sterri per canalizzazioni, distanze minime di progetto, ecc.) con il mantenimento in funzione e l’accessibilità dell’attuale impianto? Inoltre: cosa sarà previsto per la vecchia piscina? Manutenzione e recupero, o demolizione delle strutture fuori terra o dell’intera piscina in un secondo tempo? Come sarà possibile adeguare le dotazioni di parcheggio in un’area già satura? Restiamo dell’idea che se è necessaria una nuova piscina, questa andrebbe realizzata altrove, per meglio distribuire il servizio anche in altre zone della città carenti di impianti. Insomma, a nostro avviso i punti per nulla chiari della nuova proposta sono numerosi, e tutto parebbe quasi predisposto per mantenere comunque in corsa la Arco Lavori. Attendiamo dunque i momenti pubblici di presentazione del nuovo progetto, la discussione della nostra petizione e richiediamo che, in accordo con quanto scritto nella petizione stessa, venga ammessa la nostra presenza, ovvero degli oltre mille cittadini sottoscrittori, negli incontri che non prevedono la presenza di pubblico, come quelli avvenuti in passato tra il Comune e le società sportive".

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