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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Oltre 3300 Carabinieri impegnati per l'emergenza alluvione: 17 "sciacalli" denunciati

Ricorre oggi il 209esimo anniversario di fondazione dell’Arma dei Carabinieri, ma vista l'emergenza alluvione quest'anno presso il Comando Provinciale di Ravenna non si è svolta la tradizionale cerimonia

Ricorre oggi il 209esimo anniversario di fondazione dell’Arma dei Carabinieri, ma vista l'emergenza alluvione quest'anno presso il Comando Provinciale di Ravenna non si è svolta la tradizionale cerimonia. Tuttavia questa mattina, alla presenza del Prefetto Castrese De Rosa, del sindaco e Presidente della Provincia Michele de Pascale e delle massime cariche istituzionali civili, militari e religiose della provincia si è svolta nella caserma intitolata al tenente colonnello Giovanni Frignani, sede del Comando Provinciale Carabinieri di Ravenna, la deposizione di una corona di fiori davanti la lapide dedicata ai Caduti dell’Arma dei Carabinieri.

L'emergenza alluvione

Dal 2 maggio scorso i Carabinieri del Comando Provinciale, supportati anche dai reparti speciali dell’Arma (forestali, subacquei, elicotteri, squadre di intervento operativo, tutela patrimonio cultuale), sono stati ininterrottamente impegnati nelle operazioni di salvataggio e assistenza agli alluvionati, assieme alle altre forze in campo, coordinate dal Prefetto di Ravenna, traendo in salvo un considerevole numero di alluvionati, fornendo beni di prima necessità, farmaci e pasti alle persone rimaste bloccate in casa e, attraverso servizi “antisciacallaggio”, vigilato per tutelare i beni pubblici e privati presenti nelle strutture disabitate, inagibili o evacuate, ma anche per elevare la percezione di sicurezza e prossimità alla popolazione dei territori maggiormente colpiti dalle alluvioni, adoperandosi quotidianamente e fornendo il necessario contributo per risolvere le diverse esigenze nelle zone interessate.

Anche l’Arma non è rimasta immune dai disastri arrecati dall’alluvione: diverse le caserme allagate - Sant’Agata sul Santerno e Solarolo sono tuttora inagibili e ripiegate presso altri Comandi - e le auto di servizio travolte dalla furia delle acque (4 di queste irrimediabilmente danneggiate), mentre cercavano di raggiungere le zone più impervie per soccorrere gli abitanti, fortunatamente senza conseguenze per i militari. Numerosi i Carabinieri le cui famiglie sono, a loro volta, rimaste interessate da allagamenti alle abitazioni con ingenti danni alle infrastrutture, ai veicoli e all'arredamento i quali, con senso di responsabilità, altruismo e attaccamento al dovere non si sono risparmiati nell’offrire il proprio apporto nell’impegno istituzionale a favore della popolazione colpita, cosi come aiuti sono pervenuti da militari di altre regioni che, liberi dal servizio, non hanno lesinato il proprio contributo a favore della Romagna. Complessivamente, per l’emergenza alluvione sono stati impiegati 1584 mezzi e 3329 militari che hanno effettuato 1740 interventi; 17 le persone denunciate per reati di “sciacallaggio”.

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Un anno impegnativo per i Carabinieri

L’impegno profuso quotidianamente dagli uomini e donne di tutte le articolazioni del Comando Provinciale di Ravenna dal 1 giugno 2022 ha permesso di garantire la sicurezza dei cittadini attraverso servizi preventivi e repressivi svolti senza soluzione di continuità, ponendosi senza risparmio al servizio delle istituzioni e dei sindaci del territorio. Numerosissimi gli incontri con i giovani, organizzati presso gli istituti scolastici, per promuovere ed esaltare la cultura della legalità oltre a evidenziare e scoraggiare le varie forme di bullismo. Non è mancata la vicinanza alle persone anziane e alle fasce deboli; i Comandanti delle Stazioni le hanno raggiunte presso i luoghi di aggregazione e sensibilizzato alla tutela della propria sicurezza, illustrando i pericoli e le accortezze da adoperare per scongiurare la commissioni di reati nei loro confronti.

Non da meno l’impegno profuso nell’ascolto di quanti si sono rivolti all’Arma perché vittime di reati o solo per ricevere indicazioni volte alla risoluzione di problematiche. In particolare, grande attenzione è stata riposta nei confronti delle vittime di “codice rosso”, nei cui confronti personale specializzato dell’Arma, con la necessaria sensibilità e in sinergia con gli altri enti coinvolti nelle “rete antiviolenza”, è riuscito non solo ad assicurare alla giustizia gli autori, ma soprattutto a confortare e mettere in sicurezza le persone perseguitate. Un doveroso cenno alle attività di contrasto nelle zone costiere alla “mala movida”, per garantire il corretto svolgimento delle serate di divertimento e alle operazioni di servizio volte al contrasto della criminalità comune e allo spaccio di sostanze stupefacenti.

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Il bilancio delle attività dell'ultimo anno

Nel corso dell'ultimo anno sono state arrestate 63 persone, 66 denunciate e 165 segnalate all’autorità amministrativa, mentre sono stati sequestrati 52,6 chili di sostanza stupefacente. Per quanto riguarda il "Codice Rosso" le persone arrestate sono state 32, mentre quelle denunciate ben 282, per un totale di 313 reati denunciati. In merito ai reati predatori, sono stati effettuati 52 arresti e 357 denunce, per 5446 reati denunciati. Riguardo ai furti in abitazione, sono 7 le persone arrestate e 36 quelle denunciate, per un totale di 1061 furti denunciati (-35% dell’anno precedente). In totale sono state raccolte 11.604 denunce, 353 persone sono state arrestate, 2932 denunciate in stato di libertà; 26.163 i servizi preventivi sul territorio, 92.905 i veicoli controllati, ben 131.304 le persone identificate.

Notevole il contributo della componente Forestale dell’Arma in provincia, nelle attività di prevenzione e repressione degli illeciti in danno dell’ambiente. Per quanto riguarda la gestione illecita rifiuti si registrano 13 persone denunciate, 16 invece quelle denunciate per bracconaggio ittico con 5,6 quintali di prodotti ittici e 6 imbarcazioni sequestrate. In merito agli incendi boschivi 4 persone sono state denunciate, 11 invece per maltrattamento e/o uccisione di animali, per un totale di 158 sanzioni elevate per l’importo complessivo di 147.000 euro.

Nell'ambito dell'emergenza alluvione sono stati impiegati un totale di 350 militari. Grazie alle imbarcazioni messe a disposizione dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Punta Marina, sono stati effettuati oltre 300 interventi che hanno permesso di mettere in salvo 275 persone bloccate nelle loro abitazioni allagate. Nella zona collinare, la capillare conoscenza del territorio ha permesso ai carabinieri forestali di individuare le abitazioni rimaste isolate dalle frane e concorrere alle operazioni di supporto alle popolazioni e agli allevamenti zootecnici.

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