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Cronaca

Ottant'anni dalla strage nazista delle Fosse Ardeatine: Riccardo Muti dirige il concerto dell'anniversario

L’evento a Roma vedrà Muti sul podio dell'Orchestra Cherubini, alla quale si uniranno strumentisti della Banda dell’Arma dei Carabinieri

Sono disponibili nuovi biglietti per l’ingresso gratuito al concerto che Riccardo Muti dirige domenica – alle 21 nella Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica di Roma – nel giorno in cui ricorre l’80esimo anniversario delle Fosse Ardeatine. Promosso dalla Fondazione Orchestra Giovanile Luigi Cherubini con il contributo della Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’evento vedrà Muti sul podio dell'Orchestra Cherubini, alla quale si uniranno strumentisti della Banda dell’Arma dei Carabinieri. 

Per commemorare le 335 vittime della strage perpetrata dai Nazisti, il Maestro ha scelto di proporre per la prima volta in Italia la Sinfonia n. 9 che William Schuman dedicò alle Fosse Ardeatine dopo averne visitato il memoriale nella primavera del 1967, perché – come lui stesso spiegò, “bisogna venire a patti con il passato per costruire il futuro, ma in quest’opera sono nemico dell’oblio”. Il programma si completa con l’Incompiuta di Schubert. Il concerto ha il patrocinio del Ministero della Cultura, del Comune di Roma e della Comunità Ebraica di Roma ed è organizzato in collaborazione con ANFIM - Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri, Accademia Nazionale di Santa Cecilia e Ravenna Festival. 

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Nato in una famiglia ebrea di Manhattan e premio Pulitzer per la musica nel ‘43, William Schuman (1910-1992) si recò al memoriale delle Fosse Ardeatine con la moglie e una coppia di amici in occasione di un soggiorno nella città eterna. “In nessuna delle mie precedenti sinfonie ho usato un elemento estrinseco o non musicale – raccontò il compositore circa la decisione di legare la sua nona sinfonia alla memoria dell’eccidio – Francamente, non c’è un valido motivo musicale per questa integrazione al titolo della composizione. L’opera non tenta di rappresentare l’evento in maniera realistica e il suo effetto sul clima emotivo del lavoro avrebbe potuto rimanere una questione privata. Le mie ragioni non sono quindi musicali, ma filosofiche. Bisogna venire a patti con il passato per costruire il futuro, ma in quest’opera sono nemico dell’oblio”. Nel 2019, in occasione del 75° anniversario dell’eccidio, Riccardo Muti ha diretto la Chicago Symphony Orchestra nella Sinfonia n. 9 di Schuman; quest’anno, Muti – da sempre devoto al valore etico, e non solo estetico, della musica – porta la Sinfonia per la prima volta in Italia, sul podio dell’orchestra giovanile che lui stesso ha creato, esattamente vent’anni fa, per il perfezionamento e la crescita di musicisti under 30.

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