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Cronaca

Detenuti a servizio della collettività: 127 ore di volontariato

Si sta avviando alla conclusione il progetto “Onda su onda”, promosso dal Comune in collaborazione con l’Azienda servizi alla persona Ravenna Cervia e Russi

Si sta avviando alla conclusione il progetto “Onda su onda”, promosso dal Comune in collaborazione con l’Azienda servizi alla persona Ravenna Cervia e Russi, la casa circondariale, l’Ufficio di esecuzione penale esterna, il Corpo forestale dello Stato, la cooperativa sociale “La Pieve”. Il progetto è fondato sul concetto di giustizia riparativa (ovvero di una giustizia che assume il compito di realizzare una sorta di riparazione del danno arrecato attraverso il compimento di uno o più reati) e ha visto due detenuti e un beneficiario di misure alternative alla detenzione impegnati dal 19 marzo al 27 aprile, in diciotto giornate per un totale di 127 ore di lavoro volontario, nella pulizia di aree pubbliche/demaniali di competenza del Comune di Ravenna e del Corpo forestale dello Stato sottoposte a tutela.

In totale sono stati raccolti 1.533 chili di rifiuti, nell’area di Marina di Ravenna all’altezza dell’ex colonia, nell’area di Punta Marina Terme all’altezza dell’ex distributore, nell’area di Lido Adriano tra i bagni Alessandra e Oasi, alla Bassona a Lido di Dante. L’assessore ai Servizi sociali Giovanna Piaia ha sottolineato come progetti come questo “siano generativi di dignità e responsabilità per i detenuti e diano una risposta concreta al dettato costituzionale, secondo il quale le pene devono tendere alla rieducazione del condannato. Inoltre questo progetto contiene un valore aggiunto, che è quello della sua natura di cittadinanza attiva; si compie una attività utile a tutta la comunità, ci si occupa di un bene comune. Per questo vorremmo che diventasse un modello”.

Sono inoltre intervenuti, per l’Asp Gabriele Grassi, che ha spiegato come si è svolto il progetto; per la cooperativa sociale La Pieve il presidente Idio Baldrati e l’operatore Ettore Miserocchi, che ha accompagnato e riportato alla casa circondariale o nei luoghi di dimora i detenuti/beneficiari di misure alternative alla detenzione e che ha detto di averli visti molto motivati; per il Corpo forestale dello Stato Giovanni Nobili e per l’Ufficio di esecuzione penale esterna Anna Giangaspero.

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