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Cronaca

Bonaccini a Ravenna chiede il rimborso dei beni mobili alluvionati. De Pascale: "Il Governo è sparito"

A Ravenna si è fatto il punto sulla ricostruzione post-alluvione. Dalla Regione e dagli enti locali arriva forte la richiesta di velocizzare le pratiche di rimborso, ma si chiede un'accelerazione anche sui piani di messa in sicurezza del territorio

Dalla Regione arriva il 'pressing' al Governo su indennizzi e piano di ricostruzione del territorio. I vertici di Regione e Provincia, amministratori e parti locali del territorio si sono trovati giovedì mattina alla Sala Nullo Baldini per fare il punto su quanto è stato fatto finora per la ripartenza della Romagna dopo l'alluvione di maggio 2023. Nel corso dell'appuntamento, come spiega il presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, sono state delineate le "proposte di modifica che saranno consegnate al commissario Figliuolo", con il quale è atteso un nuovo incontro il prossimo 22 marzo, "per semplificare le norme, di garantire che alcune procedure siano più speditive". A proposito dei rimborsi, Bonaccini sottolinea "il problema non è la piattaforma Sfinge, ma l'applicazione delle ordinanze che sono state scritte".

A Ravenna il punto sull'alluvione con la Regione e gli enti locali (foto Massimo Argnani)

Il presidente regionale quindi chiede una maggiore rapidità al Governo, al netto di una "mancanza di personale", per la gestione delle domande di rimborso: "Lo scorrimento delle graduatorie aperte non sta portando personale. Dovrebbero essere 216 quelli a disposizione dei Comuni, in realtà ne sono arrivati una quarantina". Bonaccini fa poi un parallelo con la ricostruzione del terremoto in Emilia "quando abbiamo avuto a disposizione oltre mille persone". Il presidente della Regione ricorda poi che anche il miliardo e 200 milioni di euro in arrivo dal fondo Pnrr "il decreto ancora non c'è". Durante l'incontro "sono state condivise con gli amministratori queste proposte" per "contribuire al lavoro del commissario alla ricostruzione". Ultimo punto toccato, quello dei beni mobili: "Abbiamo chiesto che vengano rimborsati - afferma Bonaccini - una persona che ha chiesto tutto in casa non può chiedere il rimborso perché i beni mobili non sono inclusi". Allo stesso modo il presidente della Regione chiede al Governo "di fare in fretta" anche per gli indennizzi al settore agricolo, pesantemente danneggiato dall'alluvione".

Molto critico anche il sindaco Michele De Pascale sulla situazione attuale: "Il bilancio è molto negativo - dichiara - non c'è copertura per i beni mobili e non c'è nemmeno copertura finanziaria completa". "La ricostruzione avanza con grande spinta", prosegue De Pascale, pur evidenziando che "le risorse del Pnrr sono un aggravio come complicazione burocratica". Il sindaco chiede inoltre rassicurazioni per cittadini e imprese romagnole sul tema della sicurezza, insistendo sulla redazione del "piano strategico pluriennale per rendere questo territorio più sicuro - ha aggiunto - ci impegneremo quotidianamente perché vogliamo indennizzare i danni e dare una prospettiva al nostro territorio". Il primo cittadino ravennate riserva poi un'ultima critica al Governo: "A un certo punto è sparito, rifiutando di sedersi al tavolo con noi e parlare. L'unico interlocutore è il commissario Figliuolo - ha concluso De Pascale - il fatto che da 7-8 mesi non ci sia un tavolo Governo-enti locali non so se sia mai successo in un'altra emergenza nazionale".

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