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Cronaca

La squadra di rifugiati si ritira dopo la rissa: "Siamo immaturi". La Uisp: "Atto di onestà e correttezza"

Una presa di coscienza che non è rimasta inosservata dalla Uisp, che tuttavia ribadisce come non saranno più ammessi episodi anti-sportivi, pena pesanti provvedimenti a carico alle società coinvolte

Un episodio - o meglio, una serie di episodi - che hanno portato la Uisp Ravenna-Lugo ad adottare e votare all'unanimità una mozione contro ogni comportamento al di là dello spirito sportivo e aggregativo con il quale l'associazione intende i propri eventi. "Facendo seguito a una serie di episodi incresciosi avvenuti recentemente nel Campionato romagnolo di calcio a 11 e al termine di una gara di Coppa di calcio a 5 organizzati dalla Uisp Ravenna-Lugo, il Consiglio territoriale del comitato ha deciso che a partire da questo momento non verranno ulteriormente tollerati casi ed episodi di intolleranza razziale, segnali di escandescenze, offese e comportamenti minacciosi di qualsiasi genere registrati prima, durante e dopo qualsiasi gara e manifestazione organizzata dalla Uisp", si legge nella mozione.

Gli episodi a cui fa riferimento la società sportiva sarebbero almeno due: il primo è avvenuto a inizio aprile in un centro sportivo di Castiglione di Cervia, dove la squadra di calcio Iride (formata da alcuni giovani profughi residenti in un centro d'accoglienza della città del sale) ha ricevuto una serie di offese e insulti razziali durante una partita di calcio contro il Sala csi; episodio documentato in un video girato dal consulente legale dello stesso centro d'accoglienza.

Il secondo, più recente, risale a fine aprile e ha come protagonista sempre una squadra formata da richiedenti asilo e rifugiati, lo Sprar Ravenna: durante una partita al campo sportivo di Marina di Ravenna contro l'Az Ravenna 2003, infatti, sarebbe esplosa una lite con tanto di calci e pugni tra alcuni giocatori delle due squadre, tanto che alla fine la partita è stata sospesa (con conseguenti varie squalifiche per quattro giocatori). Perdita della gara a entrambe le società per 3-0 a tavolino, in quanto "trattasi di sospensione gara decisa per atti di violenza e intimidatori da parte dei giocatori di entrambe le società + 20 punti in classifica disciplina", si legge nel provvedimento disciplinare emesso dalla Commissione giudicante della Uisp. E nello stesso provvedimento, inoltre, si spiega come la società Sprar Ravenna ha comunicato il ritiro volontario e immediato dal Campionato Romagnolo Territoriale Uisp, "decisione presa in seguito agli avvenimenti accaduti durante la partita del 30 aprile". Un gesto considerato dalla Uisp come "atto di onestà e correttezza, meritevole di essere sottolineato".

"La nostra squadra non ha dimostrato una maturità sufficiente per affrontare le situazioni di forte stress verificatesi in campo, tenendo comportamenti non adeguati e contrari allo spirito del Campionato Uisp - spiegano dalla società - Per tale motivo crediamo che il ritiro dal Campionato possa essere anche un insegnamento per i giocatori della squadra. Ciò nonostante l’impegno del progetto Sprar nell’integrazione sociale attraverso la pratica sportiva delle persone, accolte nei progetti in gestione, continua: per questo motivo siamo a confermare la disponibilità a una massima e reciproca collaborazione con Uisp come è stato fino a oggi". Una presa di coscienza che non è rimasta inosservata dalla Uisp, che tuttavia ribadisce come non saranno più ammessi episodi anti-sportivi, pena pesanti provvedimenti a carico alle società coinvolte: "Comportamenti che vanno oltre lo spirito sportivo, amichevole e aggregativo per il quale sono organizzati tornei e manifestazioni del nostro ente di promozione verranno severamente puniti fino a portare all'immediata esclusione delle società, per le quali anche il singolo tesserato si macchi di comportamenti al di sopra delle righe. Si ricorda che società sportive iscritte alle manifestazioni Uisp sono direttamente responsabili dei comportamenti dei loro singoli tesserati e per questo verrà riconosciuta loro la responsabilità oggettiva di ogni singolo episodio che venga segnalato”.

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