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Cronaca

Centenario della Settimana Rossa: nasce il Comitato per la festa

“La Settimana Rossa – ha scritto Alessandro Luparini nel libro ‘Settimana Rossa e Dintorni’ - fu un moto a carattere insurrezionale che attraversò l'Italia nel giugno del 1914, alla vigilia del primo conflitto mondiale

Nel corso di una riunione svoltasi recentemente in municipio, alla presenza dell’assessora al Decentramento Valentina Morigi e della collega con delega alla Cultura Ouidad Bakkali, si è costituito il Comitato che si occuperà delle celebrazioni del centenario della Settimana Rossa (7 – 13 giugno 1914). Ne fanno parte il vicesindaco Giannantonio Mingozzi, i docenti e studiosi Luca Dubbini, Laura Orlandini, Nino Carnoli e Marcello Landi.

Alla riunione erano inoltre presenti rappresentanti dei principali soggetti che costituiscono il Comitato e collaboreranno alla realizzazione delle iniziative: Giovanni Fanti per la Fondazione Museo del Risorgimento, Giuseppe Masetti e Alessandro Luparini per l’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in Ravenna e provincia (Luparini anche per la Fondazione Casa di Oriani), Sergio Totti e Lucia Felletti per il servizio Decentramento del Comune, Romano Segurini per il museo etnografico “Sgurì” di Savarna, Eliseo Della Vecchia per l’associazione culturale “Percorsi di Mezzano”, Claudia Foschini per la biblioteca Classense.

Il comitato sta già mettendo a punto iniziative di carattere didattico e culturali  rivolte alle scuole e al territorio e divulgativo per tutta la cittadinanza. “La volontà condivisa e l’obbiettivo comune – affermano le Assessore Morigi e Bakkali – è di rendere le celebrazioni del Centenario della Settimana Rossa, un evento popolare, che attraverso la partecipazione attiva dei territori, delle associazioni e delle Istituzioni, possa testimoniare la memoria comune e l’attivismo del giugno 1914”.

“La Settimana Rossa – ha scritto Alessandro Luparini nel libro ‘Settimana Rossa e Dintorni’ - fu un moto a carattere insurrezionale che attraversò l'Italia nel giugno del 1914, alla vigilia del primo conflitto mondiale. Sette giorni, dal 7 al 13 giugno, durante i quali sembrò che il paese potesse essere travolto dalla rivoluzione. Tutto ebbe inizio con le manifestazioni antimilitariste indette congiuntamente dalle forze dell'estrema sinistra (socialisti, repubblicani, anarchici, sindacalisti rivoluzionari) per domenica 7 giugno, festa dello Statuto, giorno caro all'Italia monarchica e liberale. Da almeno dieci anni l’agitazione antimilitarista figurava al centro dei programmi dei partiti sovversivi; si può anzi affermare che, pur con i dovuti distinguo, l’antimilitarismo costituisse, più ancora dell’anticlericalismo e della condivisa avversione alla monarchia, il solo fattore unificante delle diverse componenti dell’Estrema, per il resto divise da molteplici contrasti ideologici e programmatici”. Il fattore scatenante fu l’uccisione di tre lavoratori ad Ancona per l’intervento dei carabinieri nel corso di una manifestazione.

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