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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Russi

Si finge maresciallo per truffare una pensionata e farsi consegnare gioielli, contanti e il bancomat

Il truffatore aveva allarmato l'anziana dicendole che il nipote aveva causato un incidente, era stato arrestato e aveva bisogno di contanti per essere rilasciato

Nello scorso fine settimana un 30enne di origini campane, già noto alle forze dell'ordine, è stato arrestato in flagranza dopo aver truffato una pensionata 72enne di Russi. Il reato si era appena verificato, nel primo pomeriggio dello scorso venerdì, quando una pattuglia dei carabinieri di Russi impegnata in un servizio di vigilanza dinamica preventiva nel territorio, mentre transitava in via Liguria nei pressi del centro sociale “Porta Nuova” - luogo frequentato da persone anziane -, ha notato uno sconosciuto che, di corsa e fare circospetto, usciva da uno stabile cercando rapidamente di raggiungere la sua auto, risultata poi a noleggio.

I militari, insospettiti dal comportamento dell’uomo e non riconoscendolo tra i normali frequentatori di quelle zone, hanno subito bloccato l’auto e identificato il 30enne a bordo, con contanti e monili in oro, per i quali non è riuscito a fornire una credibile motivazione in merito al loro possesso. E’ bastato un attimo ai Carabinieri per capire cosa fosse accaduto: infatti si è subito accertato che la donna, trovata davanti alla porta della sua abitazione in lacrime e in forte stato confusionale, era stata appena oggetto di truffa.

La vittima, una volta che i militari sono riusciti a tranquillizzarla, ha raccontato loro che poco prima aveva ricevuto una telefonata da un sedicente maresciallo dei Carabinieri, che l'aveva allarmata dicendole che il nipote aveva causato un incidente, era stato arrestato e aveva bisogno di contanti per essere rilasciato. Per tale motivo, quindi, l'anziana avrebbe dovuto consegnare contante e oggetti di valore a un suo collaboratore - l’arrestato appunto - che le avrebbe citofonato di lì a poco. Convinta dalla storia e in preda alla preoccupazione, la donna non aveva esitato a consegnare nelle mani dell’uomo oltre duecento euro in contanti, alcuni preziosi e il suo bancomat con relative credenziali. Il tutto è stato interamente recuperato e restituito alla vittima.

L’arrestato, su disposizione del magistrato di turno della Procura della Repubblica di Ravenna, dopo aver trascorso la notte nella cella di sicurezza della caserma di via Pertini è stato accompagnato in Tribunale per l’udienza in direttissima, durante la quale è stato convalidato il suo arresto. L’uomo ha patteggiato una condanna a otto mesi di reclusione con pena sospesa.

L’attività svolta rientra in una forte intensificazione del contrasto al fenomeno delle truffe in danno delle fasce deboli, posto in essere dal Comando Provinciale Carabinieri di Ravenna, su tutto il territorio del capoluogo.

I soldi e i preziosi asportati poi restituiti alla vittima
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