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Cronaca Castel Bolognese

Un'importante donazione per ricostruire l'Oratorio Eden di Carpi

L'iniziativa vuole anche dare una risposta all'esigenza di trasparenza che la BCC Romagna Occidentale intende perseguire nei confronti dei propri soci e correntisti che hanno aderito alla raccolta fondi

Un aiuto concreto a testimonianza delle sempre presenti radici solidaristiche della BCC Romagna Occidentale. Giovedì il presidente Luigi Cimatti, accompagnato dal consulente morale Mons. Gianni Dall'Osso e da alcuni componenti del Consiglio di amministrazione della Banca ha consegnato al vescovo di Carpi, Mons. Francesco Cavina, i proventi della raccolta fondi pro zone terremotate creata e voluta dall'istituto di credito castellano.

«In totale - ha dichiarato il presidente Cimatti - oggi siamo a consegnare 8.500 euro frutto della raccolta effettuata da parte dei correntisti e dei soci a cui ha voluto partecipare direttamente anche la stessa Banca. Un piccolo ma crediamo importante contributo economico che vuole essere esempio di come il nostro istituto, quotidianamente, opera ed intende operare. A seguito di una richiesta ufficiale fatta al vescovo di Carpi per conoscere verso quale istituto o realtà rivolgere questo contributo ci è stato segnalato l'Oratorio Eden. Struttura importante per la promozione sociale e associativa della città gravemente colpita e compromessa a seguito dell'evento sismico del maggio scorso».

Inoltre questa iniziativa di consegna ufficiale vuole anche dare una risposta all'esigenza di trasparenza che la BCC Romagna Occidentale intende perseguire nei confronti dei propri soci e correntisti che hanno aderito alla raccolta fondi. Durante la mattinata solidale è intervenuto anche lo stesso Vescovo di Carpi, Mons. Francesco Cavina. «Non posso che ringraziare - ha detto in apertura il Vescovo Cavina - per questo gesto di solidarietà e carità cristiana che la BCC della Romagna Occidentale ha voluto mettere in piedi. I soldi raccolti serviranno alla ricostruzione dell'oratorio cittadino, sede importante della vitalità di Carpi delle associazioni e della vita parrocchiale di questa comunità. Carpi è stata colpita duramente dal terremoto dello scorso anno. Delle 50 chiese presenti 47 sono state ad esempio dichiarate inagibili. Dalle stime effettuate nella Diocesi di Carpi i danni ammontano a 650milioni di euro. Gli sforzi della comunità, delle istituzioni e della gente è stata efficace ma rimane ancora tanto da fare. Contributi spontanei come questi non possono che fare bene e darci una speranza ed una prospettiva per il futuro».

Infine Mons. Francesco Cavina ha voluto sottolineare un aspetto a lui molto caro.  «A seguito del terremoto - ha affermato - rimangono aperte due domande fondamentali. Precisamente ci si chiede perché tutto questo e soprattutto cosa ci ha insegnato. Di una cosa sono certo. Dal terremoto è emersa lampante e più forte come esista e sia concreta la grande bontà di cuore e di volontà che non solo le comunità colpite hanno messo in campo per la ricostruzione ma anche e soprattutto chi questa calamità non l'ha subita in prima persona». Il residuo dei fondi raccolti (pari a euro 505) sono invece stati destinati alla Scuola dell'Infanzia "Don U. Borghi" della Parrocchia di S. Zenone di Rolo.

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