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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Un'opera di Ferriano Giardini nella collezione della Cna: un dono della famiglia dell'artista

Cna Ravenna: "Siamo certi che il pubblico che frequenta la nostra sede, apprezzerà di poter godere di un’opera così intensa ed originale"

Si arrichisce la collezione d’arte contemporanea della CNA di Ravenna. Dalla famiglia dell'artista ravennate Ferriano Giardini arriva infatti la donazione del dipinto "La Fuga". Tra le opere che compongono la collezione d’arte contemporanea della CNA sono presenti pitture, ceramiche, mosaici, incisioni, sculture e stampe. Tanti gli artisti, italiani e stranieri, tra cui: R. Alberti, P. Artias, A. Corpora, G. Giangrandi, P. Guberti, T. Guerra, J. Koons, M. Maccari, G. Maestri, L. Notturni, S. Provino, G. Ruffini, I. Sassi, E. Scianna, A. Warhol e C. Zauli.

“Siamo particolarmente grati alla famiglia Giardini – dichiarano Matteo Leoni e Massimo Mazzavillani, presidente e direttore della CNA Territoriale di Ravenna - di aver deciso che la nostra collezione poteva arricchirsi di un’ulteriore testimonianza artistica, Tale donazione, sicuramente, va a colmare un vuoto nell’ambito del nostro percorso espositivo. Siamo certi che il pubblico che frequenta la nostra sede di viale Randi, così come i dipendenti e il gruppo dirigente, apprezzeranno di poter godere di un’opera così intensa ed originale”.

Ferriano Giardini (Ravenna 1926 -2007) si avvicina alla pittura alla fine degli anni '50 come autodidatta, timidamente e con umiltà. Con il passare del tempo dipingere diventa però una vera ragione di vita, una passione e soprattutto la sua principale attività quando negli anni Settanta lascia definitivamente e coraggiosamente il lavoro. Il rapporto con le tele è sempre più assiduo, consapevole che la pittura sarebbe stata la sua voce, la forma espressiva attraverso cui poteva raccontarsi come uomo libero in grado di vivere contemporaneamente dentro e fuori gli schemi. La partecipazione a molti concorsi ed estemporanee, il confronto con artisti del territorio e non solo rappresentano nel loro insieme, unitamente alla particolare sensibilità che lo ha sempre contraddistinto, il prezioso bagaglio di esperienze e conoscenze che gli permetteranno di costruire il suo originalissimo stile pittorico, la sua poetica artistica. L'espressione artistica raggiunta negli anni da Giardini rappresentata, per esempio, dall'uso unico e raffinato del colore ad olio e dalle raffigurazioni “visionarie” di mondi silenziosi e rarefatti apparentemente immobili, lo collocano in uno scenario pittorico che travalica le mura invisibili ma resistenti della provincia. La critica, infatti, ben presto si accorge di lui. Viene invitato a Biennali (alle quali non parteciperà per sua scelta) e molti suoi quadri sono presenti in collezioni prestigiose, come quella della “Galerie du Sporting” di Montecarlo, accanto a quelli di nomi importanti della pittura mondiale. Il Comune di Ravenna nel 2020 gli ha reso omaggio con una mostra a Palazzo Rasponi, inserita nel percorso “Novecento rivelato”.

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