rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Faenza

Una discarica abusiva di rifiuti anche pericolosi da rivendere in Tunisia: denunciata un'intera famiglia

Nel garage, inoltre, era stato ricavato un locale dove la famiglia, secondo le indagini, ospitava un connazionale privo di documenti

I Carabinieri di Faenza hanno contestato una sfilza di reati ai componenti di una famiglia, originaria della Tunisia, che avevano allestito nella propria abitazione nella campagna faentina un centro di raccolta di rifiuti metallici abusivo. Dopo il sequestro dell’immobile, che è stato anche dichiarato inagibile in quanto "pericoloso per l’incolumità degli stessi abitanti", fra cui anche dei bambini, l’intero nucleo familiare ha ricevuto l’ordine di trasferirsi altrove. Le ipotesi di reato contestate dai Carabinieri, al comando del Capitano Cristiano Marella, vanno dall’attività abusiva di gestione di rifiuti anche pericolosi, al furto aggravato e continuato di energia elettrica, alla ricettazione di merce di dubbia provenienza, nonché abusi edilizi e violazione delle leggi in materia di immigrazione.

Gli oggetti abbandonati

Nel centro di raccolta i militari dell'arma hanno trovato furgoni e ciclomotori in stato di abbandono insieme a batterie esauste e parti di motore, ma anche televisioni, frigoriferi, congelatori, carcasse di elettrodomestici, resti di apparecchiature elettroniche e materiale elettrico, uno scaldabagno, una cappa da cucina, una macchina per la produzione di granite, guarnizioni e isolanti per tubi. Nel garage, inoltre, era stato ricavato un locale dove la famiglia, secondo le indagini, ospitava un connazionale privo di documenti. La stanza aveva collegamenti elettrici non a norma e, nonostante non risultassero allacciamenti alla rete elettrica dal 2014, in tutto l’immobile vi erano luce ed elettrodomestici accesi. I Carabinieri hanno quindi scoperto un collegamento abusivo dalla linea elettrica che distribuisce l’elettricità alle altre abitazioni del vicinato. Tempo fa anche la Polizia municipale aveva contestato ai proprietari dell'immobile una serie di interventi strutturali non autorizzati, disponendo la distruzione delle opere abusive che invece non è mai stata portata a termine.

Materiale pericoloso

I Vigili del fuoco hanno accertato un concreto pericolo di cortocircuito e di incendio dovuto all’allacciamento a forte rischio di sovraccarico: per portare la corrente in tutte le stanze, infatti, erano stati collegati vari dispositivi elettronici ed elettrodomestici ad alto consumo. Nel giardino, insieme al materiale accatastato, i Carabinieri hanno trovato anche tre bombole di gpl in stato di abbandono, recuperate da una ditta specializzata in quanto pericolose. E' intervenuto inoltre il  personale dell'Arpa che ha consegnato ai Carabinieri una relazione attestante la presenza di rifiuti urbani ingombranti e pericolosi.

La denuncia

Parte del materiale, secondo le indagini, risultava essere quasi nuovo, tuttavia il capofamiglia, un 60enne, non avrebbe saputo fornire spiegazioni sulla provenienza: per questo si è paventato il reato di ricettazione. Per gli oggetti più vecchi, invece, l'uomo ha spiegato che li raccoglieva per rivenderli in Tunisia. Il 60enne, però, non risulta avere alcuna licenza di esportazione né una partita iva. I militari dell'arma hanno così denunciato sette componenti della famiglia e il gip del tribunale di Ravenna ha disposto il sequestro preventivo dell’intero fabbricato, insieme a tutto il materiale seminuovo e ai rifiuti speciali. Inoltre è stata segnalata al sindaco di Faenza la situazione di grave pericolo dovuta allo stato di totale abusivismo dell'immobile, che ha portato all'emissione di un'ordinanza di inagibilità notificata in questi giorni ai proprietari che, a quel punto, non hanno avuto altra scelta che trasferirsi altrove.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Una discarica abusiva di rifiuti anche pericolosi da rivendere in Tunisia: denunciata un'intera famiglia

RavennaToday è in caricamento