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Economia Lugo

Arriva la Tari anche alle imprese alluvionate: le associazioni chiedono una riduzione

"Ci sentiamo di rivolgere un pubblico appello agli Amministratori dei Comuni della Bassa Romagna per unirsi a noi nella richiesta di fondi dedicati, e per verificare in ogni caso le possibilità di sgravi, riduzioni e rateizzazioni da parte delle Amministrazioni Comunali stesse”

In tutti i Comuni della Bassa Romagna vengono recapitate in queste giorni alle imprese gli avvisi di pagamento della tassa sui rifiuti-Tari per l’anno 2023, quest’anno suddivisa in sole due rate, una in scadenza il 20 novembre e l’altra il 22 dicembre.

“A tutte le imprese, comprese quelle che sono state danneggiate più o meno gravemente dall’alluvione o che a causa dell’alluvione hanno visto periodi anche prolungati di riduzione o azzeramento del volume d’affari, vengono recapitati avvisi che spesso sono di centinaia, a volte di migliaia di euro e con aumenti rispetto allo scorso anno - è il dato diffuso dalle Associazioni di categoria Confcommercio Ascom Lugo, Confesercenti, Confartigianato e Cna - senza la previsione di alcuna riduzione, quando non azzeramento nei casi di attività tuttora chiuse”.

“In un momento in cui non è ancora pervenuto alle imprese alcun ristoro da fondi pubblici – proseguono Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Cna – in tante ci hanno rappresentato una situazione di reale difficoltà, soprattutto se si tiene conto dell’addensarsi in questo periodo delle scadenze di pagamento prorogate per l’alluvione e di quelle consuete di fine d’anno. Sappiamo che le Amministrazioni Comunali sono sensibili a questa esigenza delle imprese, tanto che alcune in territori limitrofi hanno già adottato provvedimenti di aiuto. Per questo ci sentiamo di rivolgere un pubblico appello agli Amministratori dei Comuni della Bassa Romagna per unirsi a noi nella richiesta di fondi dedicati, e per verificare in ogni caso le possibilità di sgravi, riduzioni e rateizzazioni da parte delle Amministrazioni Comunali stesse”.

“Non vorremmo – concludono – che alle chiusure conseguenti alla alluvione se ne aggiungessero ora altre dovute alla impossibilità di far fronte a tutti gli impegni, in una situazione in cui al momento l’unica certezza sono i cali di fatturato dovuti ai danni diretti o indiretti dell’alluvione”.

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