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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia Bagnacavallo

All'azienda Zini di Boncellino il Bursôn 2008

È il Bursôn 2008 dell’azienda Zini di Boncellino l'etichetta nera uscita vincitrice dalla “Disfida dei Bursôn 2012”. Si tratta della seconda vittoria per l'azienda della frazione di Bagnacavallo

È il Bursôn 2008 dell’azienda Zini di Boncellino l'etichetta nera uscita vincitrice dalla “Disfida dei Bursôn 2012”. Si tratta della seconda vittoria per l'azienda della frazione di Bagnacavallo che già si impose nella prima edizione dell'iniziativa, nel 2004. Il verdetto è uscito dalla cena finale della sfida, svoltasi martedì 22 maggio presso il ristorante “La Scottona” in collaborazione con l’Accademia Italiana della Cucina.

La giuria che ha giudicato “alla cieca” i cinque vini finalisti era composta dalle 125 persone che hanno riempito il locale di Bagnacavallo. Sono intervenuti: Emilio Antonellini dell’Accademia Italiana della Cucina, Daniele Longanesi, presidente del Consorzio “Il Bagnacavallo” e i sommelier Emilio Lorenzini dell’Accademia della Muffa Nobile e Giorgio Amadei. Le degustazioni sono state condotte, come nelle cinque cene “eliminatorie”, dall’enologo Sergio Ragazzini.

Questa la classifica completa dalla sfida finale alla Scottona:
1. Bursôn 2008 Zini Boncellino
2. Bursôn 2008 Antonio Casadio Cotignola
3. Bursôn 2008 Paolo Gordini Boncellino
4. Bursôn 2007 Randi Fusignano
5. Bursôn 2007 Tenuta Uccellina Russi

La premiazione ufficiale avverrà nella serata di sabato 26 maggio, in occasione della manifestazione “La Piazza in tavola”. Al rappresentante dell’azienda Zini andrà il premio “Cavallo Nero”, un esclusivo gioiello realizzato dall’orafo Paolo Ponzi di Bagnacavallo. Inoltre, a novembre il vino vincitore sarà ospite di un confronto appositamente organizzato dal Consorzio “Il Bagnacavallo” con altri prestigiosi vini italiani. Il vino di Bagnacavallo, il rosso Bursôn, è sempre più internazionale. Nella serata di martedì è stato sottolineato infatti che ai mercati esteri del Giappone (che da solo assorbe ogni anno il venti per cento circa della produzione di Bursôn), degli Stati Uniti, della Germania e del Regno Unito si è aggiunto di recente anche quello cinese.

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