rotate-mobile
Economia Alfonsine

Cesac, bilancio positivo: aumentano produzione, addetti e fatturato

I principali dati del Centro Economico Servizi Agricoli (Cesac), che verranno illustrati in occasione dell’Assemblea dal presidente Stefano Andraghetti, sono infatti positivi

Negli ultimi anni il vento della crisi ha soffiato forte anche nelle campagne emiliano-romagnole, ma Cesac e i suoi produttori agricoli non si sono lasciati piegare e hanno reagito a questa situazione, cercando di trasformare le numerose minacce in nuove, interessanti, opportunità di crescita. Una scelta senza dubbio coraggiosa e impegnativa, che si è rivelata vincente come dimostra chiaramente il bilancio 2014 della cooperativa di Conselice.

I principali dati del Centro Economico Servizi Agricoli (Cesac), che verranno illustrati in occasione dell’Assemblea dal presidente Stefano Andraghetti, sono infatti positivi: il fatturato ha superato i 56,5 milioni di euro risultando superiore del 28,4% rispetto ai 44 milioni del 2013 e quasi triplicato rispetto ai 21 milioni del 2012, gli addetti hanno raggiunto le 200 unità (35 nel 2012), i soci si sono attestati a quota 1.300 e la produzione conferita ha superato le 120.000 tonnellate, così suddivise: 70.000 tonnellate di cereali (praticamente triplicati in 3 anni), 45.000 di orticole, di cui 24.000 di patate e 21.000 di cipolle, queste ultime pari al 63% dell’intera produzione del comprensorio bolognese e al 10% del raccolto nazionale; completano l’offerta di Cesac 6mila tonnellate di uva.

“Buone notizie – dichiara il presidente Andraghetti – arrivano anche sul fronte patrimoniale con l’indice di autonomia patrimoniale salito da 0,05 nel 2013 a 0,07 nel 2014 grazie all’aumento di capitale, l’indice del peso del capitale permanente cresciuto da 0,16 a 0,26 e l’indice di indebitamento diminuito da 15,9 a 11,7. Anche gli indici finanziari evidenziano un trend positivo e il bilancio mostra che l’incidenza degli oneri finanziari sul fatturato è pari all’1,24%, mentre l’incidenza degli ammortamenti sul fatturato è dell’1,46%. L’indicatore di liquidità primaria è passato da 0,43 nel 2013 a 0,48 nel 2014. In sensibile aumento infine le immobilizzazioni (e quindi gli investimenti), salite da 5,3 a quasi 14,2 milioni di euro e coperte con mezzi propri della cooperativa”. “Cesac – ha sottolineato il presidente Andraghetti – ha quindi chiuso l’ultimo esercizio in maniera molto soddisfacente nonostante i numerosi fattori negativi esterni. Innanzitutto, la crisi economica che ha ridotto ulteriormente il potere d’acquisto dei cittadini e quindi i consumi, anche dei prodotti alimentari.

Secondariamente, nel 2014 si sono registrate condizioni climatiche particolarmente avverse, che in alcuni casi hanno determinato un eccesso di produzione, peraltro caratterizzata da problemi di conservazione, mentre in altri hanno diminuito, anche sensibilmente, la disponibilità d’offerta. Infine, le tensioni politiche registrate tra l’Europa e la Russia con l’embargo entrato in vigore nell’agosto scorso, seguito poi dalla crisi del rublo a fine anno, non hanno certamente favorito le esportazioni dei prodotti agroalimentari italiani verso i mercati orientali”.

“I buoni risultati ottenuti nel 2014 – ha proseguito Andraghetti – sono il frutto di scelte coraggiose e lungimiranti che hanno consentito alla nostra cooperativa di continuare a crescere anche in questo periodo di crisi. Negli ultimi due anni Cesac è infatti entrato nel comparto delle colture orticole (patate e cipolle) attraverso l’acquisizione in affitto dell’attività della cooperativa Tre Spighe, con i suoi centri aziendali di Castel Guelfo e Argenta , e con l’incorporazione della cooperativa Cometa di Medicina. L’anno scorso, è stato poi attivato un nuovo polo per la lavorazione dei cereali (destinato al sorgo) con l’acquisto dello stabilimento Sermenghi di Medicina e, contemporaneamente, è stato anche realizzato un nuovo centro di stoccaggio a Sala Bolognese, sempre in provincia di Bologna”.

“Dopo aver completato queste importanti operazioni, sostenute anche dal sistema bancario del territorio, ed aver tagliato il traguardo dei 50 anni di attività – ha aggiunto il presidente – CESAC continua ancora il proprio sviluppo grazie al recente accordo siglato con il Consorzio dei Partecipanti di San Giovanni in Persiceto per la gestione del suo Centro di Stoccaggio Cereali di San Matteo della Decima”. Questa collaborazione consentirà, tra l’altro, di consolidare ulteriormente il settore dei cereali, vero core business della cooperativa di Conselice, che raggiungerà quest’anno un conferimento di circa 100.000 tonnellate, così suddivisi: grano duro 33.000 tonnellate, grano tenero 20.000, mais 20.000, sorgo 16.000, soia 3.000, orzo 2.000, altri cereali 600.

“Attraverso questi investimenti – conclude il presidente Andraghetti – Cesac si conferma una delle aziende più attive dell’agricoltura emiliano-romagnola con una posizione di grande rilievo nei comparti cerealicolo, ortofrutticolo, vitivinicolo, mangimistico e distributivo. Questo risultato rappresenta la testimonianza viva e pulsante del grande fermento di idee che, fin dalla nascita della cooperativa 50 anni fa, ha sempre animato i soci, mossi dall’obiettivo di raggiungere una gestione integrata e comune della loro attività per fornire un valido contributo allo sviluppo dell’agricoltura, seguendo i principi cooperativi”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cesac, bilancio positivo: aumentano produzione, addetti e fatturato

RavennaToday è in caricamento