"Con l'Imu una stangata senza precedenti dal Comune"

“Non si capisce il perché anche il Comune di Ravenna segua la strada dell’iniquità già percorsa da Monti. Ci aspettavamo che per le categorie più deboli, cioè inquilini e lavoratori precari, destinatari finali dei costi IMU, ci fosse un po’ di attenzione: così non sembra. Ma andiamo per ordine”. L' Associazione sindacale piccoli proprietari immobiliari fa il punto della situazione: “Per il bilancio 2012, il Consiglio Comunale di Ravenna si appresta a “regalare” ai cittadini con alloggio proprio una “stangata” senza precedenti”.

“E’ certo ormai che i 23 milioni di euro di squilibrio comunale saranno rastrellati tutti tramite l’IMU, tutti da caricare sul groppone dei proprietari di case. 
L’aliquota massima (1,06) è sulle case non affittate, sui terreni edificabili e sui fabbricati destinati alle attività produttive. Le case affittate con contratto ordinario avranno un’aliquota dell’1,02, mentre quelle a canone concordato vedranno l’aliquota a 0,96, cioè quasi uguale. L’aliquota prevista per i terreni agricoli è di 0,76. Le “meno” tassate saranno invece le prime case, con un’aliquota di 0,5 per mille che potranno godere di detrazione di 200 euro e oltre. - continua la nota dell'Associazione – Sostanzialmente, prendendo ad esempio alloggi con rendita catastale di 500 euro (due stanze da letto o poco più) si pagheranno per la prima casa 220 euro, per una casa sfitta 890 euro, per le case affittate 856 euro e per le case affittate con canone agevolato 806 euro”.

“Il Comune ha sbagliato obiettivi? Dal punto di vista dei proprietari e soprattutto dei piccoli proprietari certamente si. Soprattutto se questa stangata, come pare certo, verrà ripresentata nei prossimi anni - denuncia il presidente provinciale Asppi Franco Montanari -  Insomma anche il Comune, come il Governo, sceglie la strada del non sviluppo, con la quasi certa stagnazione del mercato edilizio”.