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Crisi consumi, Cna: "L'incremento dell'Iva va abolito e non slittato di tre mesi"

“La persistente crisi dei consumi impone l’abolizione dell’incremento dell’IVA e non un semplice slittamento di tre mesi così come deciso dal Governo". E' quanto afferma il presidente provinciale della Cna di Ravenna, Pierpaolo Burioli

“La persistente crisi dei consumi impone l’abolizione dell’incremento dell’Iva e non un semplice slittamento di tre mesi così come deciso dal Governo. Tuttavia è possibile condividere questa scelta governativa, se questi novanta giorni serviranno per reperire le risorse necessarie a cancellare definitivamente  l’aumento di questa imposta, soprattutto attraverso decisi tagli alla spesa pubblica”. E' quanto sostiene Pierpaolo Burioli, presidente provinciale della Cna di Ravenna.

“Non è invece per niente condivisibile – prosegue Burioli - che l’Esecutivo penalizzi  le imprese aumentando gli acconti Irpef, Ires e Irap, azzerando così il fondo destinato a definire l’area di esenzione dell’IRAP. Questo è grave soprattutto in questa fase, caratterizzata da una pressione fiscale a livelli record e con una elevata carenza di liquidità delle imprese, in particolare dell’artigianato e del terziario a mercato”.

“E’ chiaro – sottolinea ancora il presidente - che la situazione economica e sociale è ancora molto complicata e occorre impegnarsi a tutti i livelli per cercare le soluzioni giuste per reagire efficacemente. Per questo attendiamo risposte concrete anche sul territorio da parte della Pubblica Amministrazione. Se i nostri Sindaci, comprendendo in pieno tutte le loro difficoltà a far quadrare i bilanci, riusciranno a mantenere gli impegni assunti con le associazioni imprenditoriali per mantenere invariata, nel corso del 2013, la pressione fiscale locale sulle imprese, incidendo  sulle aliquote Imu e congelando la Tares, riusciremo a smorzare gli effetti della crisi sul nostro territorio.

"In questo quadro di difficoltà finalmente è arrivata anche una buona notizia dalla Commissione Europea e cioè che, grazie ad una maggiore flessibilità nei bilanci per i Paesi usciti dalla procedura di deficit eccessivo, come l’Italia, si potranno destinare più risorse per gli investimenti produttivi e per il rilancio dell’economia - chiosa Burioli -. Veramente una bella notizia che servirà ad aprire tanti nuovi cantieri sui territori e darà ossigeno alle imprese”.

“Infine – conclude Burioli - se il Governo riuscirà a sbloccare sempre più risorse per i pagamenti della Pubblica Amministrazione nei confronti delle aziende, riuscendo contemporaneamente a rendere più celeri le procedure, probabilmente sarà possibile intravvedere un po’ più di luce già a partire dalla fine del 2013. Non so se sono in linea con quella corrente di pensiero recentemente in voga che sostiene che dal prossimo anno arriveranno i primi deboli ma concreti segnali di ripresa, ma voglio crederci”!

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