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Documento di Economia e Finanza, Cna: "E' in gioco il futuro del porto"

Nei fatti si evidenzia il tentativo di chiudere con l’esperienza delle Leggi speciali così com’era stato definito con la creazione della Legge Obiettivo e con la programmazione d’urgenza ed il passaggio ad una programmazione ragionata e condivisa con le Regioni

Il contenuto del Documento di Economia e Finanza 2015 approvato la scorsa settimana dal Consiglio dei Ministri ha modificato radicalmente l’impostazione della programmazione degli investimenti in infrastrutture del paese. Nei fatti si evidenzia il tentativo di chiudere con l’esperienza delle Leggi speciali così com’era stato definito con la creazione della Legge Obiettivo e con la programmazione d’urgenza ed il passaggio ad una programmazione ragionata e condivisa con le Regioni.

Il Def disegna un netto cambiamento di marcia nella situazione economica e finanziaria del Paese con il prodotto interno lordo che nel 2015 diventa positivo (+0,7%) dopo tre anni di recessione e imposta una politica economica a supporto di una crescita più sostenuta nel triennio successivo. "La Cna di Ravenna, dopo aver valutato il cambiamento delle strategie programmatorie del Governo è comunque fortemente preoccupata nell’ aver verificato l’esclusione di tutte le opere più importanti per lo sviluppo infrastrutturale del proprio territorio - esordisce Massimo Mazzavillani, direttore provinciale dell'associazione di categoria -. Ricordiamo, come già dichiarato qualche tempo fa, che la strategia di aumentare la velocità commerciale delle merci è uno degli elementi fondamentali per migliorare l’attrattività del Porto di Ravenna e per lo sviluppo dei traffici. Abbiamo sempre saputo che sarebbe stata difficilmente realizzabile l’intera costruzione dell’autostrada Orte-Mestre sia per i rilevanti investimenti  sia per il notevole  impatto ambientale, e quindi vogliamo sgombrare il campo dal fatto che ci lamentiamo di tutto".

"Ma c’è un’opera per noi fondamentale di più facile realizzazione e con grande e immediato impatto per i traffici dello scalo portuale ravennate, la Superstrada Cesena Nord-Ferrara Mare - chiosa -. Con il primo stralcio dell’arteria che arriverà a Mestre si completerebbe in questo modo un collegamento vitale per l’economia di tutta la Regione, soprattutto se si pensa all’operatività del corridoio Adriatico -  Baltico.  Anche il Passante autostradale a nord di Bologna non è più rinviabile a condizione di voler consegnare per sempre i traffici delle provincie dell’Emilia e della Lombardia orientale verso i Porti del Tirreno. L’Autostrada Cispadana è parte di un progetto che migliora la rete delle infrastrutture stradali nord-sud del paese oltre che est-ovest. Le rassicurazioni che il ritorno alla normalità programmatoria e l’inserimento delle opere non incluse nel Def 2015 saranno discusse con la Regione Emilia Romagna ci vedranno attenti osservatori e pertanto vaglieremo nelle sedi opportune la rispondenza di queste dichiarazioni".

"La Cna di Ravenna avanzerà in ogni sede proposte e progetti che prevedano l’inserimento dei Fondi per i lavori di approfondimento dei fondali del Porto di Ravenna e la realizzazione di tutte le infrastrutture strategiche correlate - conclude -. Siamo consapevoli che la Legge Obiettivo ha purtroppo dimostrato di non essere ciò di cui il Paese ha bisogno, ma non possiamo accettare il blocco della programmazione degli investimenti infrastrutturali o i ritardi nella loro programmazione perché è in gioco il futuro del nostro scalo portuale".

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