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Due nuove revisore dalla Romagna per contrastare le false cooperative: sono Miriam Nardone e Claudia Marini

“La vigilanza sugli enti cooperativi è un importante strumento di controllo sul quale investiamo molto" sottolinea il direttore generale di Confcooperative Romagna Andrea Pazzi

C’erano anche Miriam Nardone e Claudia Marini dalla Romagna alla cerimonia di assegnazione dei tesserini di abilitazione all’albo dei nuovi revisori di società cooperative che si è svolta ieri a Roma alla presenza del sottosegretario al Mimit Massimo Bitonci. Le due nuove revisore si aggiungono alla squadra di Confcooperative Romagna per le attività di revisione e controllo delle imprese cooperative associate.

“La vigilanza sugli enti cooperativi è un importante strumento di controllo sul quale investiamo molto - sottolinea il direttore generale di Confcooperative Romagna Andrea Pazzi -. Un’attività ispettiva che comprende attività finalizzate a verificare la gestione amministrativa e il livello di democrazia interna della cooperativa, con l’obiettivo di accertare l’effettiva natura mutualistica, ma anche funzione di supporto. Ci permette, infatti, di tenere monitorato lo stato di salute delle nostre associate e di prevenire eventuali criticità in merito a trasparenza e legalità”.
 
Sul ruolo della cooperazione e sull’importanza delle attività di revisione è intervenuto il sottosegretario Bitonci: “La cooperazione è promotrice dello sviluppo nazionale con il suo impatto sul Pil che è pari all'8%. Il ruolo dei revisori non è solo ispettivo ma deve essere anche di accompagnamento. Attueremo nel 2024 un’importante riforma del sistema di vigilanza, le cooperative sane di Confcooperative e dell’Alleanza, non possono essere tacciate di mala gestione, combatteremo lavoro nero e false cooperative”.

A livello nazionale Confcooperative ha eseguito il 99,95% delle revisioni previste, ne sono mancate 6 su 17.000. Ancora più positivi i numeri di Confcooperative Romagna: “Nel biennio 2021/2022 abbiamo svolto tutte le 685 revisioni a noi assegnate - commenta Pazzi -. Numeri che testimoniano ancora il nostro impegno al contrasto dell’illegalità e, indirettamente, delle false cooperative sul nostro territorio”.

“Ieri a Roma eravamo in 24 da tutta Italia - sottolineano Miriam Nardone e Claudia Marini -. Il percorso che ci ha portate all’iscrizione all’elenco dei revisori ci ha permesso di confrontarci con realtà diverse da quella romagnola e con professionisti della cooperazione che ci hanno permesso di accrescere le nostre competenze. A gennaio inizieremo il nostro lavoro in Romagna, lavoro che come è stato sottolineato ieri dal Sottosegretario Bitonci e dal presidente di Confcooperative Maurizio Gardini non è solo di ispezione, ma anche di accompagnamento e aiuto per le cooperative, al fine di migliorare ogni aspetto del proprio operato”.

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