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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Il morso della crisi sul turismo, tiene Ravenna città d'arte

Il turismo in provincia di Ravenna cala, sotto gli effetti della crisi, seppur in maniera non troppo vistosa. Nel periodo gennaio-maggio 2012, si una flessione degli arrivi che sono stati 110.487 (-5,27%) su base mensile

Il turismo in provincia di Ravenna cala, sotto gli effetti della crisi, seppur in maniera non troppo vistosa. Nel periodo gennaio-maggio 2012, si una flessione degli arrivi che sono stati 110.487 (-5,27%) su base mensile, mentre su base-periodo (gennaio-maggio) il calo è più contenuto (-2,92%) per un totale di 304.982. Il riscontro presenze mensile, certamente più importante, è invece di tenuta con 387.492 presenze e appena un -0,38% rispetto allo stesso mese del 2011.

Su base periodo, le presenze registrano uno scostamento simile a  quello degli arrivi (-2,40%), con numeri assoluti comunque di tutto rispetto dal momento che in questi primi 5 mesi di bassa e media stagione si sono già registrate oltre 900.000 presenze complessive (per l'esattezza 913.326).

RAVENNA CITTA' D'ARTE - Analizzando il dettaglio territoriale del dato provinciale, si segnala come Ravenna città registri un mese positivo, con una crescita presenze pari all'1,52% e un risultato, sull'intero periodo, di buona tenuta con appena un -0,57% nel totale presenze, che sono state 173.634. Anche il comparto Ravenna mare evidenzia una sostanziale tenuta complessiva sul periodo gennaio-maggio (dove cede appena l'1,49% nel computo presenze), . Va rimarcato un indice mensile interessante inerente la permanenza media nell'intero comune di Ravenna che cresce dell'8,4%, passando dal 3,69 del maggio 2011 al 4,01 del maggio 2012.

Anche Cervia, su base-mese, evidenzia una maggiore permanenza media, capace di  determinare una lieve crescita delle presenze rilevate  dello 0,80%, per un totale di 167.624 unità. Il dato su base periodo totalizza invece 369.081 presenze con una flessione pari al 3,02%.

IL FAENTINO - Il comparto Terre di Faenza presenta dati altalenanti  con una momentanea flessione, dopo un intero lustro di crescita impetuosa e costante, di Faenza, mentre positivo risulta il comparto collinare, dove si registrano 24.237 presenze, con una crescita significativa del 3,83%. Il dato aggregato del comparto registra infatti nel periodo Gen-Maggio  una crescita degli arrivi pari al 10,88% (totale 13.943) e un incremento delle presenze pari all'8,39%, per un totale di 40.485.

 Particolarmente positivo è il dato di Brisighella che si protrae da diversi mesi e che nel periodo conta oltre 2.400 presenze in più, pari al +26,15% .

STRANIERI -
Su base provinciale, la ripartizione del mercato indica come sia positivo, su base-periodo, il riscontro estero che, rispetto alla quota di mercato del 19,57% registrata nel 2011, incrementa in questi primi 5 mesi del 2012 il proprio peso specifico sino a valere il 25,30% del movimento complessivo. Ciò incide positivamente anche sulle effettive presenze straniere del periodo, che infatti crescono del 4,2% giungendo a quota 231.081. Tale riscontro compensa parzialmente la flessione del bacino d'utenza italiano che cede, nel periodo, il 4,5%.

Gli stranieri: il  dato positivo , aiutato dalla pentecoste, è frutto principalmente dall'eccellente riscontro del mese di maggio, che ha totalizzato circa 112.000 presenze da oltre confine, con un incremento su base-mese del 31% netto. In particolare è stato trainante il dato del mercato di lingua tedesca con la Germania che in maggio ha visto più che raddoppiare le presenze sul nostro territorio, così come sono risultate in crescita (seppur con numeri meno eclatanti di quelli tedeschi) anche Austria e Svizzera.

MERCATO INTERNO - Il mercato interno, nei primi 5 mesi dell'anno, ha registrato invece  la flessione dei rilevanti bacini settentrionali di prossimità, in particolare Lombardia e Veneto, mentre ha retto bene ed è anzi cresciuto del 4,90% il dato presenze emiliano - romagnolo (storicamente il primo mercato interno davanti proprio a quello lombardo).

CRESCONO I 4 STELLE - Per quanto riguarda le tipologie di alloggio, si conferma la tradizionale ripartizione che vede i due terzi del mercato concentrati sul comparto alberghiero e il restante 33% circa indirizzato sull'extra-alberghiero. In particolare, oltre al costante crescente dato delle strutture alberghiere a 4 stelle (trend in corso ormai da almeno un paio d'anni), si segnala la ripresa,delle strutture di fascia economica quali: alberghi ad 1 stella (+14,13%), bed and breakfast (+14,62%) e campeggi (+8,98%, con ben 160.355 presenze registrate nel periodo).
 

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