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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia Faenza

Imprese, come gestire il ricambio generazionale

Come affrontare e gestire il momento delicato del ricambio generazionale nelle imprese familiari, con quali strategie e possibili soluzioni. E’ stato questo il tema al centro del convegno organizzato da Banca di Romagna

Come affrontare e gestire il momento delicato del ricambio generazionale nelle imprese familiari, con quali strategie e possibili soluzioni. E’ stato questo il tema al centro del convegno organizzato da Banca di Romagna a Faenza in collaborazione con The European House-Ambrosetti, Gruppo Piccola Industria e Giovani Imprenditori di Confindustria Ravenna.

“Il passaggio di testimone in azienda è un tema difficile e va ponderato– ha detto il direttore di Banca di Romagna, Francesco Pinoni– Si può affrontare il cambiamento grazie ai valori della coesione sociale e della forza di appartenenza che caratterizzano il nostro sistema produttivo”. Circa l’80% ed il 90% delle imprese italiane sono di natura familiare e questa tipologia di aziende genera circa l’80% del Pil e il 75% dell’occupazione del Paese.

“Nelle imprese familiari – ha spiegato Luca Petoletti, partner di The European House - Ambrosetti e responsabile dell’area “Famiglia-Impresa” – si trovano a dover convivere due ambiti che vanno in direzioni opposte. Da un lato la famiglia che è il luogo degli affetti, della protezione e della solidarietà e quindi dell’uguaglianza, dall’altro l’impresa, sede del rischio, della competizione, della meritocrazia, in una parola delle differenze”.

La coesistenza diventa più difficile con il trascorrere del tempo che fa emergere criticità crescenti per l’aumento del numero dei membri della famiglia, il diluirsi dei legami di sangue, i mutati atteggiamenti nei confronti dell’azienda e l’entrata in gioco di nuovi bisogni ed aspettative.

“Le imprese familiari che adottano soluzioni concrete in tema di governance familiare ed aziendale hanno performance e solidità superiori- ha aggiunto Petoletti – Non c’è uno standard nella gestione del cambio generazionale, ma va seguita la logica dell’abito su misura, evitando errori frequenti come il non rispettare le vocazioni e le competenze, o il forzare i membri della famiglia ad occupare ruoli rilevanti in azienda”. Se le criticità vengono risolte, l’impresa familiare è un modello vincente.

“Il problema – ha concluso Petoletti – non è soltanto la successione, ma l’ottimizzazione della convivenza e la preparazione della continuità. Servono condizioni chiare per l’ingresso e la carriera dei familiari. E’ necessario preparare nel tempo un insieme di regole, conoscenze, competenze, criteri e modalità di funzionamento che vanno resi espliciti in modo che possano diventare abitudine per tutti i membri della famiglia. Le soluzioni devono essere flessibili e aggiornabili tempestivamente davanti ai cambiamenti nelle dinamiche familiari ed aziendali”.

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