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Economia

Raviplast, si cercano soluzioni per 26 dipendenti in cassa integrazione

26 lavoratori (11 donne e 15 uomini) non hanno trovato occupazione nella nuova cooperativa e sono in cassa integrazione straordinaria per altri 12 mesi

Si sono svolti lunedì mattina in Municipio a Ravenna due incontri in merito alla procedura in amministrazione straordinaria della Pansac.
Al  primo incontro erano presenti il sindaco d Ravenna Fabrizio Matteucci, l’assessore Massimo Cameliani, i sindacati,  alcuni rappresentanti del mondo delle imprese e la Provincia. Matteucci, Cameliani e i sindacati hanno poi incontrato i lavoratori rimasti esclusi dalla cooperativa nata dopo il fallimento dell’azienda.

La nascita della cooperativa Raviplast sulle ceneri della Pansac è una cosa utile e bella - esordiscono Matteucci e Cameliani -. Ringraziamo il movimento cooperativo che ha salvato il punto produttivo e 21 posti di lavoro e le banche del nostro territorio che hanno concesso credito alla nuova impresa. Purtroppo però 26 lavoratori (11 donne e 15 uomini) non hanno trovato occupazione nella nuova cooperativa e sono in cassa integrazione straordinaria per altri 12 mesi. Abbiamo invitato in Municipio, su richiesta dei sindacati, le associazioni imprenditoriali per studiare soluzioni per i 26 lavoratori.

Si sono presentate Confartigianato, Confindustria, Confesercenti e le tre Centrali Cooperative, e i dirigenti del settore Formazione professionale della Provincia di Ravenna. Incontrato i dipendenti Pansac che sono rimasti senza lavoro: "Sulla Pansac, dopo il delinquenziale fallimento della società, abbiamo seguito una linea precisa - continuano - salvare il punto produttivo; salvare i posti di lavoro. Abbiamo sempre detto no a manovre speculative sul terreno e sì invece ad una futura delocalizzazione dello stabilimento produttivo sempre nel territorio  del comune di  Ravenna, in cambio del mantenimento del maggior numero di posti di lavoro".

"Nel primo incontro, insieme ai sindacati,  abbiamo posto all’attenzione delle associazioni imprenditoriali il problema  dei lavoratori esclusi dalla cooperativa - proseguono Matteucci e Cameliani -. I rappresentanti delle imprese, pur nella consapevolezza della grave crisi economica che coinvolge il nostro territorio,  si sono impegnati a tenere presente la loro situazione. Allo stesso tempo la Provincia di Ravenna ha delineato le eventuali ipotesi di corsi di formazione professionale da fare svolgere ai dipendenti Pansac  interessati durante il periodo della cassa integrazione straordinaria".

"Noi ci siamo assunti l’impegno di mantenere alta l’attenzione sul futuro di questi lavoratori e di tenere aperto il tavolo di crisi in stretto contatto con il mondo sindacale - concludono gli amministratori -. In un secondo momento con i sindacati abbiamo incontrato  i lavoratori esclusi dalla cooperativa ai quali abbiamo riferito l’esito dell’incontro con le associazioni imprenditoriali. Abbiamo confermato  direttamente ai lavoratori  l’ impegno del Comune a seguire in questo anno l’evoluzione della procedura di amministrazione straordinaria e a verificare tutte le ipotesi possibili di soluzione lavorativa”.

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