rotate-mobile
Economia

Romagna Acque, approvato il bilancio preventivo: nel 2016 si completano i lavori al potabilizzatore di Ravenna

Nel ravennate, oltre al nuovo potabilizzatore, vanno ricordati i lavori di sistemazione del canale Carrarino che alimenta il NIP di via Bassette, ovvero il potabilizzatore di Ravenna

L'assemblea dei soci di Romagna Acque - Società delle Fonti ha approvato il preventivo di bilancio 2015 e il budget previsionale 2016. "Il 2015 che si sta concludendo è stato un anno importantissimo, sia dal punto di vista degli investimenti che per quanto riguarda l’attività più generale della Società - è stato evidenziato dal presidente, Tonino Bernabè -. Il 2016, a sua volta, sarà altrettanto ricco di attività previste: fra queste, grande spazio avranno le celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della costituzione del Consorzio Acque, da cui è sorta poi Romagna Acque-Società delle fonti". Il preconsuntivo 2015 quantifica un valore della produzione di 50.685.000 euro, con un incremento di 854.000 rispetto al budget. Il risultato prima delle imposte è di 7.0007.000 (pari a circa il 14% del valore della produzione). l budget 2016 individua un valore della produzione di euro 53.799.000, con un incremento di 3.113.000 rispetto al preconsuntivo 2015.

"Il 2015 è stato un anno di particolare importanza per Romagna Acque, che ha visto un eccezionale impegno di tutta la struttura tecnica per permettere l’ultimazione e la messa in servizio di opere di primaria importanza per migliorare la sicurezza di gestione dell’Acquedotto della Romagna - ricorda Bernabè -. Infatti dopo un lungo percorso, partito con i primi progetti preliminari più di dieci anni fa, il 25 settembre è stato inaugurato il nuovo potabilizzatore della Standiana e lo schema di interconnessione con gli impianti dell'area ravennate. L’impianto viene alimentato con acqua del PO proveniente da una derivazione del Canale Emiliano-Romagnolo e ha una potenzialità massima di 1100 litri al secondo".

"La sezione più innovativa dell’impianto è quella della ultrafiltrazione, ovvero la filtrazione dell’acqua attraverso membrane con cavità così piccole (0,04 micron) da trattenere, oltre a tutti i solidi sospesi, anche l’eventuale carica batterica e spore di organismi potenzialmente patogeni - illustra il presidente -. Per migliorare ulteriormente la qualità dell’acqua all’uscita dal comparto di ultrafiltrazione è stata prevista la filtrazione mediante carbone attivo granulare. Il processo di potabilizzazione adottato è quindi quello più moderno ed efficiente attualmente disponibile e permette di ottenere una elevatissima qualità dell’acqua potabilizzata. L’acqua viene poi vettoriata con un impianto di sollevamento in direzione di Ravenna con collegamento con l’impianto NIP1, in direzione di Gramadora e di Russi per l’interconnessione con l’Acquedotto della Romagna. Il costo complessivo dell’impianto è di 38.550.000 euro".

"Si tratta di un’opera che da subito apporta grandi vantaggi a tutto il sistema acquedottistico romagnolo permettendo di affrancarlo dai rischi di impossibilità di fare fronte ai consumi idrici a causa di annate siccitose che riducono gli afflussi all’invaso di Ridracoli - evidenzia Bernabè -. Il potabilizzatore della Standiana diventerà in futuro ancora più un punto nevralgico della rete con il completamento dello schema di adduttrici dell’Acquedotto della Romagna che si realizzerà nel prossimo futuro. In questi primi mesi di attività, il potabilizzatore ha contribuito alla fornitura nelle aree della Bassa Romagna, di Ravenna centro e della costa adriatica, da Cervia fino al riminese. Attualmente la media giornaliera di acqua prodotta si attesta sui 500 litri al secondo".

Nel ravennate, oltre al nuovo potabilizzatore, vanno ricordati i lavori di sistemazione del canale Carrarino che alimenta il Nip di via Bassette, ovvero il potabilizzatore di Ravenna. Questo storico impianto, con una portata producibile di 1.000 l/s, rappresenta - dopo l’invaso di Ridracoli ed assieme al nuovo potabilizzatore della Standiana - un pilastro per l’approvvigionamento idrico della Romagna. Il Nip è alimentato dal Reno, dal Lamone ed indirettamente dal Canale Emiliano Romagnolo attraverso una serie di canali fra cui un tratto del canale Carrarino. Questo corso d’acqua versava in pessime condizioni di manutenzione, il che ha causato negli ultimi anni alcune rotte arginali che hanno provocato allagamenti dei terreni circostanti e rischi di interruzione dell’approvvigionamento dell’impianto di potabilizzazione. Nella primavera-estate del 2015 è stata eseguita una prima parte di lavori di riprofilatura e rinforzo arginale. I lavori, che avranno un costo complessivo di 980.000 euro, saranno completati nel 2016.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Romagna Acque, approvato il bilancio preventivo: nel 2016 si completano i lavori al potabilizzatore di Ravenna

RavennaToday è in caricamento