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Economia

Romagna Acque guarda al futuro: 95 milioni di investimenti fino al 2029

Fra i principali interventi infrastrutturali previsti, il proseguimento dei lavori della cosiddetta “terza direttrice”, ma anche l'ammodernamento dell’impianto di potabilizzazione Nip1 di Ravenna

Nella mattinata odierna l'assemblea dei soci di Romagna Acque-Società delle Fonti - riunita in sede a Forlì, e rappresentata dal 93,5% del capitale sociale - ha approvato all’unanimità il preconsuntivo di bilancio 2023 e il budget previsionale 2024. Per Romagna Acque, nel 2023 si prevede di chiudere l’anno con una fornitura di 109,9 mln/mc di acqua. L’utilizzo della risorsa di Ridracoli, di 57,2 mln/mc, è superiore al 2022 di 7 milioni. A inizio 2023 il livello di invaso della diga di Ridracoli era pari a 542,5 metri sul livello sel mare, ben al di sotto della quota di tracimazione. Successivamente l'andamento idrologico dei mesi primaverili ha determinato apporti alla diga in entità tali da garantire senza criticità la fornitura nel periodo estivo. Gli scarsi apporti dei mesi di settembre e ottobre hanno determinato, per il mese di ottobre e novembre, una programmazione cautelativa delle produzioni da Ridracoli; tuttavia, l’intensa perturbazione della prima settimana di novembre, sebbene abbia determinato delle problematiche di torbidità all’impianto di potabilizzazione, ha riportato il livello di invaso ben al di sopra della media storica e quindi una stima di prelievo 2023 dall’invaso di Ridracoli superiore ai 57 mln di mc. Non si sono verificati bassi livelli idrici del fiume Po, che invece avevano determinato nel 2022 criticità di erogazione dell’Area Ravennate. In ogni caso sarà comunque posta particolare attenzione alle programmazioni delle produzioni preservando, per quanto possibile, la risorsa Ridracoli e per compensare la ridotta produzione dall’impianto di Standiana nel periodo dicembre 2023-febbraio 2024 dovuta alle manutenzioni straordinarie programmate negli impianti di alimentazione del potabilizzatore (da effettuarsi da parte di CER e di Plurima).

Per il budget 2024, a conferma delle vendite 2022, si prevedono 108 mln/mc di vendita di acqua con una produzione da Ridracoli di 52 mln/mc, come da annata idrologica media. Il preconsuntivo 2023 prevede un Valore della Produzione di 62 mln/euro. Il decremento rispetto al 2022, di 6,7 milioni di euro, è da ricondurre principalmente a minori ricavi per vendita di acqua e minori contributi in conto esercizio; il decremento di 5 milioni rispetto al budget è dovuto a minori ricavi di acqua (correlati a minori conguagli tariffari per i minori costi di energia) e maggiori contributi in conto esercizio. Il budget 2024 determina un utile d’esercizio di 2,4 milioni, con un’incidenza sul valore della produzione di 3,7%, risultato inferiore al preconsuntivo 2023 di 1,7 milioni. Il budget previsto in crescita nel 2025 a 5 milioni e nel 2026 a 5,4 milioni.

I futuri investimenti

Per il 2024 gli investimenti si mantengono sugli stessi livelli del 2023; poi passeranno a 15,8 mln/euro nel 2025 e quindi a 22,2 mln/euro nel 2026 con l’inizio dei lavori di importanti interventi. Per il futuro, in particolare, nel periodo 2024-2029 sono previsti investimenti infrastrutturali per circa 95 milioni di euro; allargando il periodo al 2035, la quota sale a circa 260 mila euro, ovvero una media di più di 20 milioni all’anno per i prossimi 12 anni. Fra i principali interventi infrastrutturali previsti, il proseguimento dei lavori della cosiddetta “terza direttrice”, che permetterà di gestire le fonti in maniera più flessibile su tutto il territorio romagnolo; il raddoppio della condotta principale Capaccio-Monte Casale, realizzata oltre 40 anni fa, che necessita di una ristrutturazione; il revamping dell’impianto di potabilizzazione del NIP1 di Ravenna. Inoltre, l’intervento di una nuova parte della sede aziendale a Forlì, da realizzarsi su un’area già di proprietà della società adiacente alla sede attuale.

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