A Ravenna una mostra per i sessant'anni della Sapir
UNA MOSTRA FOTOGRAFICA RICORDA I SESSANT’ANNI DI SAPIR
In occasione del sessantesimo anniversario della propria costituzione, Sapir ha realizzato una mostra di fotografie storiche e contemporanee del porto di Ravenna.
La mostra, a cura dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea in Ravenna e provincia, è allestita fino al 10 luglio nella vetrina della Camera di Commercio in viale Farini.
Una versione con foto di grande formato (100 x 150) viene esposta in Darsena di città (via D’Alaggio, retro Almagià) dal 30 giugno al 9 luglio.
E’ inoltre in preparazione una pubblicazione monografica sulla storia della Società e sul ruolo da essa svolto per la realizzazione e lo sviluppo del porto, che sarà disponibile nel mese di ottobre.
Foto di copertina: piazzale terminal container, 1978
La SAPIR (Società per Azioni Porto Industriale di Ravenna) fu costituita il 28 giugno 1957, presso la Camera di Commercio, in forma di società per azioni, con l’obiettivo di fungere da “centro di preparazione, propulsione, realizzazione e gestione del porto di Ravenna”.
Il capitale di un milione di lire, elevabile a venti milioni, fu sottoscritto per il 51% dall’ANIC, per il 10% dalla Camera di Commercio e per il 39% dall’industriale Serafino Ferruzzi.
I principali fautori dell’iniziativa, che voleva strutturare lo strumento più idoneo a realizzare l’ampliamento del porto, furono Enrico Mattei, presidente dell’ENI, che stava per mettere in produzione a Ravenna lo stabilimento ANIC e Luciano Cavalcoli, Presidente dell’Ente camerale, i quali poterono contare sul fattivo sostegno del Ministro del Tesoro, Giovanni Medici.
La Presidenza fu temporaneamente affidata a Eugenio Cefis, finché il primo Consiglio d’Amministrazione, tenutosi il successivo 23 agosto a Milano, nominò Presidente lo stesso Mattei.
Nel novembre il Comune di Ravenna entrò nel capitale azionario della Sapir.
Nel giugno ’58 Mattei passò la mano al progettista del porto, il prof. Luigi Greco, alla cui morte subentrò, nel 1964, Luciano Cavalcoli.
Frattanto i lavori erano iniziati, con la posa simbolica della prima pietra il 4 agosto 1958, e proseguiti più incisivamente dopo che la legge 528/1961, che prese il nome del proponente, il ravennate Benigno Zaccagnini, Ministro dei Lavori Pubblici, aveva incaricato Sapir di attrezzare l’area industriale e di provvedere, quale concessionario, all’esecuzione delle opere pubbliche nella zona portuale.
Le opere interne iniziarono nell’aprile 1963 con l’escavazione del canale e il banchinamento dell’area San Vitale; l’avanzamento dei lavori fu accompagnato da un graduale incremento di traffici, poiché si rendeva possibile l’attracco a navi di sempre maggiore tonnellaggio.
Il 3 luglio 1971 si ebbe la manifestazione ufficiale d’inaugurazione del porto, con la partecipazione del Presidente del Consiglio Emilio Colombo.
Nel 1973, Comune, Provincia, Regione e Camera di Commercio, acquisirono la maggioranza azionaria di Sapir, che conservano tuttora, e la Società, che frattanto aveva esteso il proprio campo d’azione alla funzione portuale-commerciale, assunse l’odierna denominazione di “Porto Intermodale Ravenna”.