Un testo del passato per vivere le contraddizioni del presente: sul palco "La casa dei Rosmer"
Elena Bucci e Marco Sgrosso sono i protagonisti dello spettacolo tratto dal dramma di Ibsen, un nuovo lavoro che ha debuttato pochi giorni fa a Prato e arriva al Comunale di Russi per una delle due date previste in regione. La casa dei Rosmer, in scena martedì 26 marzo (inizio ore 20.45) è la dimora di una famiglia che vanta una centenaria genealogia di uomini importanti - di chiesa, politici, governanti - vissuti secondo i valori della tradizione e nella certezza di essere nel giusto.
Con il suo parco, le vetrate, i grandi ritratti degli antenati, i ninnoli, i fiori, la casa emana autorevolezza e prestigio, è il simbolo di una vita agiata, operosa, rigorosa, austera, di indubbia moralità. Induce riverenza e curiosità: quali felici e fortunate esistenze si nasconderanno in quelle stanze? Eppure in Casa Rosmer non si ride mai. Qui si consumeranno molti simbolici conflitti, innescati da una potente voglia di rinnovamento, annunciati da un clima da romanzo giallo fin dall’inizio.
Il discendente Johannes Rosmer, ex pastore vedovo, vuole affrancarsi dal passato abbracciando nuovi ideali che lo mettono in contrasto con l’antico mondo di appartenenza. Ritenuta responsabile di questa inversione di percorso è Rebekka West, la misteriosa governante rimasta nella casa anche dopo il suicidio della moglie di Rosmer.
I due fondatori de "Le Belle Bandiere", Elena Bucci e Marco Sgrosso, si rivolgono a questo testo del 1886 per trarre le radici delle contraddizioni che viviamo nel nostro presente. Quello ritratto da Ibsen è infatti uno scenario che si ripete nella storia: una politica intessuta di intrighi, prepotenze e menzogne perpetrate sia in nome della conservazione che del cambiamento, rapporti di convenienza travestiti da felicità che si nutrono di ambizione e crimini.
Informazioni e biglietteria: martedì e venerdì dalle 9.30 alle 12; mercoledì dalle 17.30 alle 19.30 È attiva anche la vendita on line sul circuito Vivaticket