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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Il viaggio di Medusa dalla Scuola al museo: il Cippo di Montaletto arriva a Musa

Il frammento, che propone una immagine della gorgone Medusa sul fronte, dopo essere stato per anni esposto nel cortile della scuola elementare di Montaletto sarà collocato al museo del sale

Giovedì al Museo del sale di Cervia sarà esposto in modo permanente il frammento angolare di un monumento d'epoca romana, ritrovato a Montaletto negli anni passati. Il frammento, che propone una immagine della gorgone Medusa sul fronte, dopo essere stato per anni esposto nel cortile della scuola elementare di Montaletto sarà collocato al museo del sale e diventerà fruibile al pubblico nella sezione archeologica dell'istituto museale.

Il  frammento è stato appena restaurato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici  dell’Emilia Romagna ed è  tornato alla sua originaria bellezza mostrando tutti i particolari dell'incisione sia sulla parte frontale che sulla parte laterale  dove è oggi visibile il disegno di un pennuto . L'accurata ripulitura dalla aggressione vegetale  ha infatti riportato alla luce anche una decorazione che era diventata ormai di impossibile lettura. Protagonisti della mattinata saranno gli alunni dell'istituto Buonarroti che in classe faranno una full immersion nella storia della località, sotto la guida della archeologa Giovanna Montevecchi e verranno a conoscenza  dei particolari dell'accurato lavoro di restauro  direttamente dall'autrice di questo  delicato lavoro di pulitura, Antonella Pomicetti della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna. Insieme a lei Daniela Pinna del Mibact esperta biologa a livello internazionale che ha collaborato allo studio del bio deterioramento della medusa e Michela Berzioli della ditta An.  ta. res di Bologna che ha collaborato anche con la fornitura dei prodotti per il restauro.

Nella mattinata la scuola inaugurerà anche una serie di pannelli didattici collocati nell'edificio scolastico che illustrano i ritrovamenti archeologici avvenuti in loco e sintetizzano la storia  antica della località. Sempre nella scuola sarà inoltre collocato un pannello dedicato  in specifico al frammento funerario che riporta l'immagine della gorgone Medusa e ne esplica il significato. Tale realizzazione è stata possibile grazie alla collaborazione della Banca Popolare della Emilia Romagna agenzia di Montaletto che ha supportato la spesa della realizzazione di tutti i pannelli.

Giovedì alle 11 tutti gli alunni della scuola si trasferiranno a Musa per "consegnare" ufficialmente e pubblicamente al museo i pezzo restaurato alla presenza dell'assessore a Cultura e Turismo del Comune di Cervia Roberta Penso, del funzionario della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’ Emilia Romagna Chiara Guarnieri e della dirigente scolastica Paola Falconi. Il reperto, che presumibilmente risale all’epoca fra il I e II sec d.C. entrerà a far parte della sezione archeologica del museo. La sua nuova collocazione è stata definita  ai fini dell'implementazione della sezione archeologica e per una corretta conservazione del pezzo che nel corso del tempo in area esterna aveva subito  una importante aggressione da parte di agenti esterni e della vegetazione (muschi e licheni). La nuova collocazione del pezzo permetterà quindi di mantenere il reperto in condizioni ottimali e di renderlo fruibile ad un più ampio pubblico.

L'evento fa parte di un più ampio progetto già  avviato dal museo del sale e dall'amministrazione comunale in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna. Tale percorso partito con la collocazione di importanti testimonianze archeologiche del territorio in occasione dell’apertura della nuova sezione museale. Ulteriori tappe sono state il restauro e la collocazione dell'ancora e del contenitore in rame della nave altomedievale rinvenuta del 1956 in una cava di Savio ma prossima è la collocazione di frammenti di ceramiche, monete e frammenti di calici in vetro della città vecchia, nonché frammenti musivi restaurati della chiesa di San Martino prope litus maris, altro importantissimo rinvenimento archeologico degli anni '80.

“Si tratta di un evento importante per tutta la città che è parte di un percorso di valorizzazione della nostra identità al quale l’amministrazione comunale tiene molto - afferma Penso -. Stiamo già  lavorando per realizzare una mostra dei mosaici già restaurati della chiesa di San Martino prope litus maris  nella prossima primavera e il sogno che vorrei vedere  presto realizzato è certamente quello di riuscire a restaurare ed esporre permanentemente tutta la pavimentazione musiva della chiesa.“

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