"Dialoghi e riflessioni con la famiglia e la società": ne parla Paolo Crepet
Ritornano, con il secondo ciclo di conferenze “Dialoghi e riflessioni con la famiglia e la società”, gli incontri tenuti dal noto psichiatra Paolo Crepet sui temi della genitorialità e del rapporto genitori-figli, che la Confartigianato della Provincia di Ravenna e la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna organizzano ed offrono alla cittadinanza lasciando aperte le porte degli incontri. Dopo l’esperienza accumulata dal 2010 con "Scuola per Genitori" che ha portato oltre 4000 genitori a seguire le 28 conferenze organizzate nei principali centri della Provincia; la Confartigianato della Provincia di Ravenna e la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna portano ad Alfonsine e Ravenna la professionalità, competenza, ironia e capacità comunicativa del noto psichiatra Paolo Crepet, per approfondire con riflessioni ed interazione con il pubblico, le delicate ed attuali tematiche relative al rapporto genitori-figli, alle difficoltà di educare nella società moderna, ai valori e dis-valori che permeano la nostra quotidianità e che si ribaltano nei rapporti familiari.
Il programma prevede “Il coraggio di educare” con Crepet venerdì alle ore 20.30 al Teatro V. Monti di Alfonsine; “Dialogo con genitori e figli” sempre con Crepet sabato 16 maggio alle 18 al Centro Congressi Ravenna. Un’ulteriore conferenza è prevista in autunno ancora da definire. La conferenza di Ravenna è stata organizzata al sabato pomeriggio per permettere ai genitori di partecipare con i propri figli e creare un “dialogo a tre”, un confronto coinvolgendo ragazze e ragazzi come ulteriore stimolo di analisi e crescita. Il primo appuntamento è quindi in programma venerdì, con inizio alle 20.30 al teatro “V. Monti” di Alfonsine. La partecipazione è libera e aperta a tutti.
Per Riccardo Caroli, presidente della Confartigianato della Provincia di Ravenna, “dopo il grande successo delle varie edizioni di "Scuola per Genitori", la Confartigianato vuole ribadire il proprio impegno su temi che toccano quotidianamente tutte le famiglie. Con queste conferenze la Confartigianato della Provincia di Ravenna si pone l’obiettivo primario di fare cultura della famiglia, riconoscere valore e dignità ai legami parentali, responsabilizzare i ruoli di genitori e figli, favorirne una comunicazione efficace in modo da innescare una spirale virtuosa che porti beneficio e benessere e che rinforzi le fondamenta delle nostre aziende. Le piccole imprese sono gestite come una famiglia e spesso la vita aziendale è il riflesso delle dinamiche della vita domestica. È anche attraverso l’affermazione del binomio “impresa” e “famiglia” che gli imprenditori, i lavoratori in genere, possono trovare le conferme e la serenità per affrontare le grandi difficoltà del momento economico difficilissimo che stiamo vivendo”.
Per Lanfranco Gualtieri, presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, “anche attraverso questo speciale ciclo di Conferenze, tenute dal professor Paolo Crepet, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e Confartigianato hanno deciso di collaborare investendo forza organizzativa e parte delle risorse per concorrere, anche in questa occasione, al futuro del nostro territorio e allo sviluppo di una “nuova” cittadinanza. Nell’attuale modello di società attraversata da dubbi e mancanza di valori unificanti - ha proseguito il presidente Gualtieri - l’educazione è fondamentale per far emergere la specificità di ogni essere umano e questa non può essere insegnata solo dalla scuola, dalla materna all’università, l’educazione deve essere in gran parte affidata ai genitori, all’esempio che danno, agli stimoli esterni, alla capacità e all’efficacia del rapporto con i propri figli, al dialogo, alla “sana discussione” per poter pensare di creare una generazione forte, formata da individui responsabili, motivati ed autonomi. La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, attraverso anche questa lodevole iniziativa, intende perseguire fini di alta utilità sociale, attenta alle aspettative sociali e di crescita del proprio territorio”.
“Molti dei nostri nonni non avevano di che vivere e l’istruzione era un lusso per pochi. Oggi ai nostri figli non manca nulla e la loro “formazione” non conosce sosta. Eppure questi “nativi digitali” sembrano smarriti di fronte a un mondo sempre più piccolo e alle numerose opportunità che esso offre - è la riflessione di Crepet -. Oggi è duramente più chiaro per tutti che il mestiere del genitore non è fatto solo di jeans acquistati, macchine, balli il sabato sera, cellulare e tutto il resto, non è il materiale, non è su questo che un genitore verrà giudicato perché è troppo facile. È tempo quindi di riprendere il timone, di guardare avanti, di superare la bufera sapendo che è destinata a finire.
Questi incontri vogliono essere un bollettino meteorologico che va letto e interpretato per prepararsi al tempo che ci sarà domani, è un’occasione per fare il punto della situazione, riflettere su quello che vogliamo per i nostri figli, ripensare alle scelte educative fatte e a quello a cui hanno portato. Un confronto sulle cose un po’ più complicate e più utili che garantiscono un futuro ai figli dei nostri figli. E questo è un lavoro, il lavoro di genitori, non salariato, ma altrettanto e ancor più difficile”.