Gianfranco Pasquino racconta complessità e punti critici dell'Europa
La Festa dell’Europa ricorda, il 9 maggio di ogni anno, la Dichiarazione con la quale Robert Schuman propose, nel 1950, la creazione di un unico nucleo economico europeo del carbone e dell’acciaio, primo passo verso una Europa federale di pace.
A Ravenna la Festa viene ricordata, quest’anno, con un incontro di dialogo, con Gianfranco Pasquino, che ha recentemente pubblicato L’Europa in Trenta Lezioni (UTET 2017). Sabato 12 maggio, ore 10.30, alla Casa Matha.
Dagli anni di Schuman ad oggi molto è accaduto, e non accaduto. Pasquino delinea in un viaggio chiaro ed incisivo l’Europa che c’è e quella che potrebbe e potrà esserci.
Dal lento costituirsi dell’idea di Europa, al fondamentale Manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, alle leadership di ieri e - forse - di domani, ai vari Trattati che hanno lentamente delineato l’Europa, e alle frenate che sembrano comprometterne il futuro.
La visione di Pasquino è articolata, non nasconde la complessità del presente e i punti critici dell’Europa di oggi. Ma, in conclusione, dice: “La mia Europa ha la convinzione che durerà nel tempo, che saprà crescere, che riuscirà a progredire in meglio, per sé, per gli europei, per il mondo”.