Gifra festeggia vent’anni: un tuffo nel passato con la manifestazione filatelica
Quest’anno Gifra festeggia il ventennale della fortunata serie che si tenne per la prima volta a Ravenna il 27 e 28 settembre 1997 al Pala De Andrè. Per dieci anni fu quella la sede delle Giornate Filateliche Ravennati, ideate da Paolo Romini che all’epoca era commerciante filatelico insieme ad alcuni suoi fratelli. Successivamente (e per altri dieci anni) l’iniziativa si spostò all’Almagià, sede più contenuta ma più congeniale alle esigenze della manifestazione. Organizzata da Confcommercio Ravenna in collaborazione col Circolo filatelico numismatico Dante Alighieri di Ravenna e con il contributo della Camera di commercio di Ravenna, l’edizione 2016 si svolgerà sabato dalle 9 alle 18.30 e domenica dalle 9 alle 14, come sempre ad ingresso gratuito, all’Almagià (in Via Almagià, 2).
Gifra è il punto di riferimento per il collezionismo italiano ma è interessante anche per i non addetti ai lavori: infatti i commercianti, provenienti da tutta Italia, propongono francobolli, lettere, cartoline, monete, manifesti, medaglie, riviste del passato. Visitare questa manifestazione è come fare un tuffo nel passato, rivivendo il passato che abbiamo conosciuto. Adatta a tutte le fasce sociali, ognuno può trarne giovamento e piacere dalla visione del materiale proposto ed esposto.
Ecco qualche anteprima della manifestazione che appassiona migliaia di collezionisti e non. La cartolina postale quest’anno riproduce un dipinto di Alberto Cottignoli, pittore ravennate che è molto conosciuto all’estero, soprattutto in Giappone, ma che non ha ancora trovato un giusto riconoscimento da parte dei “cosiddetti esperti ravennati”, che non gli hanno tributato quanto riconosciuto fuori dalla madre patria. L’intero postale riporta un rimaneggiamento di un’opera di Santo Crimi, pittore di origine sicula, che vive a Ravenna da diversi anni. Crimi è uno dei diciassette pittori che espone mensilmente in via Diaz a Ravenna per conto di “Ravenna incontra l’arte in Galleria Diaz”. Il libretto riproduce un’opera di Aride Savigni che era già stata riprodotta nella cartolina dell’anno scorso, Palloni aerostatici, con la scritta Gifra, sorvolano nuvole che hanno i bordi dentellati, come fossero francobolli.
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