Al Mama's arriva Donato Ungaro, l'ex vigile urbano che ha smascherato la 'ndrangheta in Emilia-Romagna
Il 14 marzo alle 20:30 “Libera Ravenna. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” ospiterà al Mama’s Club Donato Ungaro, ex vigile urbano di Brescello e giornalista che ha fatto luce sulla ‘ndrangheta in Emilia-Romagna e che nel corso della serata racconterà al pubblico la sua storia.
Nel 2002 il Comune di Brescello assisteva all’insediamento di nuove imprese edili cutresi e di imprenditori calabresi, compreso Francesco Grande Aracri, fratello maggiore del boss della ‘ndrangheta cutrese Nicolino Grande Aracri. Donato Ungaro è vigile urbano a Brescello. Appassionato di scrittura e di cronaca, inizia a filmare video e redige, per la Gazzetta di Reggio, articoli sulle escavazioni abusive di sabbia per l’edilizia nel letto del fiume Po. Non si lascia intimorire dalle minacce ricevute e pubblica un articolo su un progetto di una centrale elettrica a turbogas su cui gli imprenditori cutresi avevano riposto l’attenzione. L’affare salta e Donato Ungaro riceve, dall’allora sindaco di Brescello, una lettera di licenziamento che la Cassazione riterrà ingiusta, obbligando il Comune al reintegro e al risarcimento dell’ex vigile urbano.
Ad oggi, Donato Ungaro non è stato ancora reintegrato e fa l’autista di autobus a Bologna. Nel 2016 Brescello è il primo Comune in Emilia-Romagna ad essere sciolto dal governo per infiltrazione mafiosa, costituendo la base operativa dei clan per riciclaggio di denaro e traffico di droga. Nel processo Aemilia è emerso come, anni prima, Donato Ungaro fosse nel mirino della ‘Ndrangheta, che aveva maturato il progetto di ucciderlo.
La sua storia è un continuo esempio di coraggio e tenacia nella lotta alla criminalità organizzata.