In cerca di identità: una performance su Beckett alla Lilith Studio Gallery
L'estate di Lilith Studio Gallery si chiude con una performance che riflette sul tema dell'identità, o meglio della non-identità, ispirandosi a Samuel Beckett. Antonella Piroli, performer di Tanti Così Progetti assieme a Danilo Conti e Francesca Proia, propone una visione inedita in forma di meditazione nel suo Not I – A Beckett meditation. Un'unico appuntamento alle ore 21, per 15 persone totali, in programma il 29 agosto. "Un coniglio bianco si muove con estrema lentezza seguendo uno schema geometrico che prevede un percorso da ripetere senza esaurimento. E' estremamente evidente il tributo a Beckett a partire dal titolo fino ad arrivare alla griglia su cui muoversi (lo spazio della performance) di Quad - commenta Piroli -. Beckett è una fonte sterminata di suggestioni per il mio agire performativo dove qui si concentra sull'inizio, la prima tappa, di un processo nel tentativo di prendere le distanze da sé: unica scelta plausibile per far fronte allo scacco esistenziale. Il ricorso a un avatar (apparire con le sembianze di un coniglio che in molte culture è depositario di antica saggezza o, come in Lewis Carroll, che indica l'evento inaspettato che porta alla comprensione di una realtà superiore) è come il parlare in terza persona di Bocca. L'azione è reiterata così come il suono del tampura, vibrazione che aiuta a fermare i pensieri, come il ronzio che attraversa il buio, il vuoto cerebrale della protagonista di Non io e che la costringe a compiere una sorta di salto spirituale"-