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Ravenna Festival, scoppia la polemica politica

Cristina Mazzavillani Muti e il sovrintendente De Rosa, replicano alle accuse di Alvaro Ancisi, leader di Lista per Ravenna, sul deficit della Fondazione Ravenna Manifestazioni

Il Ravenna Festival ha un buco di 1,8 milioni di euro? Non è vero secondo il sovrintendente di Ravenna Manifestazioni, Antonio De Rosa, che risponde così alle polemiche arrivate dal Movimento Cinque Stelle e da Lista per Ravenna, che avevano ipotizzato questo maxi-deficit per l'ente che organizza la rassegna musicale più importante a Ravenna.

In particolare secondo Alvaro Ancisi ha concorso a creare il deficiti il venir meno di un contributo da parte della società Arcus, nonchè "l'uscita da Ravenna Manifestazioni della Fondazione del Monte, che ne era stata socio fondatore; lo spiacevole incidente del viaggio aereo in Africa "saltato" poche ore prima della partenza e costato circa 350.000 euro di perdita".

A tutto ciò secondo il leader di Lista per Ravenna si sommerebbero "problemi consolidati di salute finanziaria connessi a crediti diventati inesigibili (anche relativi a contributi pubblici iscritti a bilancio) e alla gestione amministrativa e organizzativa (non artistica) della Fondazione, che richiederebbero una valutazione approfondita sull'entità degli organici, sui compensi e retribuzioni erogati, sul rapporto qualità/quantità degli eventi e della contabilità dettagliata relativa a spese per viaggi e rimborsi spesa, con relativa documentazione, allo scopo che, se legittimamente appropriati, dimostrino la consapevolezza che l'uso di risorse pubbliche per finalità di grande valore e nobiltà tengano conto dei criteri di buon padre di famiglia a cui deve sempre ispirarsi".

Secca la replica di Cristina Mazzavillani Muti, moglie del celeberrimo maestro Riccardo Muti e patrona del Festival. "Se il consigliere Ancisi crede di poter arbitrariamente strumentalizzare la mia intervista di domenica - accusa -, nella quale facevo riferimento ad una crisi generale, con tagli drastici alla cultura, se lo scordi. È proprio per questo che rimango a combattere al fianco di tutto lo staff, per il Festival della nostra città che ho contribuito a creare, più determinata e agguerrita di sempre. Sono rammaricata del fatto che, per la prima volta in tanti anni di lavoro, le mie parole sono state strumentalizzate per fini di parte a me assolutamente incomprensibili".

Più argomentata la replica di Antonio De Rosa, sovrintendente di Ravenna Manifestazioni, che puntualizza come "non risponde al vero quanto ipotizzato dal Consigliere Ancisi in merito al disavanzo del bilancio 2011 della Fondazione Ravenna Manifestazioni e riportato da alcuni organi di stampa on-line".
 
Il documento che sarà presentato all’Assemblea dei soci il 28 giugno prossimo, infatti, prevede una perdita di 944.471 euro determinata dalla mancata emanazione del bando della società Arcus, che avrebbe dovuto erogare 1.500.000 euro al Ravenna Festival, come avvenuto nel bando precedente. "Questa situazione ha coinvolto tutti i soggetti dello spettacolo da essa finanziati e che oggi si trovano in condizioni drammatiche", dice De Rosa.
 
"Grazie all’oculata gestione della Fondazione - rivendica il sovrintendente - il passivo è molto più contenuto rispetto al mancato ricavo, considerando anche la notevole perdita dovuta alla defaillance dell’aereo Ravenna – Nairobi, per cui è in corso una causa per risarcimento danni presso il Tribunale di Rimini nei confronti del vettore Hellenic Imperial".
 
"La Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, inoltre, ha mantenuto in essere una contribuzione al Festival, pur avendo deciso di uscire da tutti gli organismi gestionali dei soggetti finanziati - spiega ancora De Rosa -. Tale situazione è stata già pubblicamente da me annunciata sin dalla presentazione dell’edizione 2012, tenutasi al Teatro Alighieri il 4 febbraio scorso. Il passivo dell’esercizio 2011 sarà completamente assorbito dalla consistenza del Fondo di dotazione, che ammontava a 1.536.695 euro e che è stato prudentemente costituito nel corso degli anni proprio per far fronte ad eventi imprevisti. Rimane pertanto nelle disponibilità della Fondazione un patrimonio netto di 592.757 euro, superiore a quello di organismi della stessa tipologia".

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