Bagnacavallo celebra il "suo" Carlo Polgrossi: apre la mostra "Fine dell'utopia"
Giovedì 28 marzo alle 17, negli spazi del Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo, apre al pubblico la mostra “Fine dell’utopia” dedicata all’opera pittorica dell’artista Carlo Polgrossi, una delle personalità più significative del panorama artistico bagnacavallese degli ultimi sessant’anni. Carlo Polgrossi ha costruito il suo linguaggio artistico trasferendosi a Parigi negli anni ‘50, dove ebbe l’occasione di entrare in contatto con le opere di Nicolas de Staël e con gli artisti del gruppo CO.BR.A, successivamente connotando il suo lavoro di elementi surrealistici e giungendo infine ad una metafisica attraverso la quale raccontare la condizione umana tramite pennellate pervase di malinconia e ironia.
Dopo aver esposto nel corso della sua carriera in numerose mostre in Italia e in Europa giunge ora il momento di una mostra personale negli spazi espositivi del Museo civico della sua città che con questo evento inaugura la programmazione espositiva del 2024, incentrata sul paesaggio umano, tappa finale del percorso triennale che ha caratterizzato la proposta culturale sostenuta dall’Amministrazione comunale.
Un percorso iniziato nel 2022 che il Museo intende proseguire con la valorizzazione delle eccellenze del proprio territorio e della propria storia ospitando in questa occasione i dipinti ad olio realizzati nel suo ultimo ciclo di lavori da un artista al quale si deve anche la nascita, ormai quasi 50 anni fa, e lo sviluppo del Centro Culturale Polivalente all’interno del quale oggi trovano spazio la Pinacoteca, la Biblioteca, l’Archivio storico, il Fondo antico manoscritti e rari e la Fototec@.
Un intellettuale quindi che da molti anni vitalizza la vita culturale di Bagnacavallo, avendo contribuito a creare una mentalità che ha segnato il clima cittadino, permettendole così di diventare e di essere riconosciuta come un punto di riferimento sulla mappa non solo locale dei luoghi più attivi in ambito culturale.
Dalla metà degli anni Sessanta in poi Carlo Polgrossi ha tenuto numerose mostre personali e collettive fra cui: Bologna, Museo Civico; Macerata, Museo Civico; Parigi, Salon des Independants 1968 e 1969; Milano, Europa '70; Dubrovnick, Arte Contemporanea; New York, Exhibition of Contemporary European painters in Usa; Venezia, Galleria II Traghetto; S. Sofia, Premio Campigna; Alfonsine, Museo del Senio; Bagnacavallo, Palazzo Vecchio; Brisighella, Teatro Pedrini; Bagnacavallo, Pinacoteca comunale; Forlì, Oratorio di S. Sebastiano; Madrid, Galleria Maria de Oliver; Madrid, Fundación G. Sànchez; Albacete, Centro Cultural de Ia Asunciòn; Bordeaux, Saint Palais de Phiolin; Madrid, Centro Cultural Quinta del Berro; Madrid, Centro Arganzuela. Negli anni 1976 e 1980 ha eseguito due grandi dipinti murali per la chiesa di S. Maria in Boncellino (Ra).
La mostra sarà aperta fino a 5 maggio nel Museo delle Cappuccine, via Vittorio Veneto 1. Orari di apertura: giovedì e venerdì 10-12 e 15 sabato e domenica10-12 e 15-19; Pasqua, Pasquetta, 25 aprile e 1 maggio 10-12 e 15-19. Ingresso gratuito