Al Teatro Rasi va in scena "Barabba", il testamento spirituale di Antonio Tarantino
La regista Teresa Ludovico porta alla ribalta un testo inedito del 2010 scritto da un drammaturgo fortemente affascinato dalla lingua e dall’uso di registri diversi, Antonio Tarantino, che spaziano dal sacro al profano. Lo spettacolo, "Barabba", andrà in scena giovedì 14 marzo alle 21 al Teatro Rasi.
La sua rilettura del testo ne esalta la parola, esplorandone la poliedricità musicale, mentre il lavoro sulla ritmica, protesa verso il rap e la poesia, fagocita l’incalzare del testo. Ecco dunque che la scelta d’esibire la carnale nudità dell’attore, in tutta la sua traboccante corpulenza, appare quale metafora della voracità linguistica di Tarantino, che in questo specifico monologo dà voce alla figura controversa di Barabba, il brigante zelota, da tutti conosciuto a seguito della lettura dei Vangeli. In scena uno straordinario Michele Schiano di Cola, valorizzato dalle luci di Vincent Longuemare.
I biglietti sono in vendita a settore unico. Costi: intero 18 euro; ridotto 16 euro, under 26 10 euro. Per gli abbonati alla Stagione l'ingresso è 10 euro. Per lo spettacolo "Barabba" sono disponibili biglietti gratuiti riservati agli universitari grazie alla collaborazione con Fondazione Flaminia. L'acquisto è possibile al Teatro Rasi, in via di Roma 39, oppure telefonando al numero 0544.30227. La biglietteria è aperta il giovedì dalle 16 alle 18 e da un’ora prima di ogni evento.