Una doppia serata pucciniana con "Suor Angelica" e "Gianni Schicchi"
Musica capace di librarsi sul Novecento europeo, inconfondibilmente italiana ma ibridata da Debussy e Stravinskij: la Stagione d’Opera del Teatro Alighieri continua fra le mura di un monastero senese e nella dimora di un mercante fiorentino, con una doppia serata pucciniana il 31 gennaio e il 2 febbraio. Suor Angelica e Gianni Schicchi - che, con Il tabarro, compongono il trittico che Giacomo Puccini presentò a New York nel 1918 - sono a Ravenna con coproduzioni che hanno coinvolto, oltre all’Alighieri, il Teatro del Giglio di Lucca, il Lirico di Cagliari e il Maggio Fiorentino.
Alla guida dell’Orchestra della Toscana Marco Guidarini, mentre firma regia, scene, costumi e luci Denis Krief. Poliedrico e poliglotta, musicista e uomo di teatro, Krief ha immaginato una messa in scena limpida e lineare che lascia ampio spazio ai personaggi e al diverso registro delle due opere - struggente per Suor Angelica e comico per Gianni Schicchi. Ha debuttato con successo nel ruolo di Suor Angelica Alida Berti, mentre l’arcigna Zia-Principessa è Isabel De Paoli; Gianni Schicchi può contare sul talento istrionico del baritono Marcello Rosiello, mentre alla Lauretta di Francesca Longari è affidata l’emozionante e da sempre amata aria “O mio babbino caro”.
Il nuovo appuntamento con l’opera è anche l’occasione per il secondo incontro de Il canto delle sirene, il ciclo di conversazioni - sempre a ingresso gratuito - curato da Guido Barbieri: sabato 1 febbraio, alle 10.30 alla Biblioteca Classense, Barbieri approfondirà Canto, virtuosismo e retorica degli affetti nella letteratura per musica tra Sei e Settecento, attraverso autori come Carissimi, Stradella, Pergolesi e Händel.
Orari: venerdì 31 gennaio alle 20.30 e domenica 2 febbraio alle 15.30
Biglietti da 14 a 50 Euro, ridotti da 14 a 44 Euro.