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Domenica, 28 Aprile 2024
Teatro

Ravenna Festival porta l'opera di Verdi in Oman

Ravenna Festival approda in Oman con ‘Il trovatore’ di Giuseppe Verdi che debutta giovedì 1 marzo (replica sabato 3) alla Royal Opera House di Muscat

Ravenna Festival approda in Oman, paese che si trova nella penisola arabica, con ‘Il trovatore’ di Giuseppe Verdi che debutta giovedì 1 marzo (replica sabato 3) alla Royal Opera House di Muscat. Firmata da Cristina Mazzavillani Muti, che ne ha curato regia e ideazione scenica, l'opera più visionaria del Cigno di Busseto sarà riproposta nell’allestimento trasognato e d’avanguardia presentato al Festival nel 2003 - accolto da un grande successo di pubblico e di critica - ripreso e aggiornato nel 2010 per l’inaugurazione della stagione d’opera dell’Alighieri, prima di essere protagonista di una lunga tournée in Italia.

Una regia che approfondisce ulteriormente l’utilizzo delle scenografie virtuali che divengono, insieme alla diffusione e all’elaborazione spaziale del suono, l’elemento peculiare di una sua personalissima poetica, che coniuga hi-tech e antiche quanto affascinanti forme narrative di matrice popolare. La scelta di realizzare nel 2003 una scenografia totalmente virtuale, oltre al fascino ed alla spettacolarità tutta nuova che seppero produrre, aprì una nuova strada rispetto all'uso della tecnologia in teatro.

L’innovazione maturata in questi anni consente ora di allestire lo spettacolo con un apparato enormemente semplificato in grado di offrire notevoli economie, grande agilità e flessibilità della scena, tutti elementi che trovano conferma anche nell’invito a portare in scena l’opera nel nuovissimo e altamente tecnologico teatro della capitale omanita.

“La Royal Opera House di Muscat è un teatro magnifico - sottolinea da Muscat il Sovrintendente del Festival Antonio De Rosa - fortemente voluto dal Sultano dell'Oman Qaboos bin Said per dotare il suo Paese di una struttura che potesse competere con i migliori teatri del mondo ed è attivo soltanto da pochi mesi ma ha già catalizzato l'attenzione di un pubblico internazionale proveniente da Stati Uniti, Europa, India e sud est asiatico, oltre che dai vicini Qatar ed Emirati arabi. Le recite del Trovatore sono esaurite da mesi e, come ha affermato oggi il Direttore del teatro Prof. Issam Al-Mallah, si è verificato uno straordinario interesse della popolazione omanita del tutto imprevisto pochi mesi fa. La programmazione del teatro è aperta all'opera italiana, ma anche al repertorio sinfonico, alla danza, al jazz, alla musica etnica nel solco di una politica culturale vicina a quella messa in atto da Ravenna Festival. Stiamo dunque progettando future collaborazioni per il 2013. Di grande valore il nostro apporto culturale ma anche tecnologico, le proiezioni necessarie alla visione registica di Cristina Muti sono state utilizzate alla Royal Opera per la prima volta, con grande soddisfazione delle maestranze del Teatro, in piena sintonia con i nostri tecnici del Teatro Alighieri impegnati nell’allestimento”.

Alla prima interverranno le più importanti autorità del Paese, oltre a rappresentanti della Qatar Foundation e all'Ambasciatore Italiano in Bahrein, tutti desiderosi di allacciare contatti con il Ravenna Festival per future collaborazioni. Musicisti della Royal Symphony Oman Orchestra verranno ad ascoltare i giovani dell'Orchestra Cherubini, perfettamente a loro agio con la perfetta acustica della sala. “D'altronde, i giovani sono i protagonisti assoluti di questa grande impresa culturale, sia i musicisti che gli artisti del coro, fino ai solisti e ai tecnici specializzati per le luci e le proiezioni e che possiamo idealmente collegare ai tanti giovani italiani che si trovano qui a fianco della nostra Università per gli scavi archeologici che hanno fatto luce sugli antichi insediamenti omaniti di oltre cinquemila anni fa.”

La componente visiva dello spettacolo è completata dalla determinante sottolineatura dei momenti salienti dell’opera frutto delle luci disegnate da un poeta dell’illuminotecnica quale è Vincent Longuemare (già al fianco di Cristina Muti in ‘Traviata’ e in ‘Tenebrae’ di Adriano Guarnieri), e dai costumi senza tempo di Alessandro Lai. In buca, ad una nuova esperienza internazionale, l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini diretta dal maestro Nicola Paszkowski. Il giovane cast è composto da Antonio Corianò nei panni di Manrico, Anna Kasyan in quelli di Leonora, mentre Francesco Landolfi interpreta il Conte di Luna. Azucena sarà interpretata da Anna Malavasi, nel ruolo di Ferrando Luca Dall’Amico, Ines sarà Laura Baldassari, mentre Ruiz sarà interpretato da Giorgio Trucco. Il Coro, impegnato in quelle che sono alcune fra le pagine più belle dell'opera, è il Lirico Terre Verdiane di Piacenza diretto da Corrado Casati.
 

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