"Tempo d’esilio": ancora vivo il ricordo della dittatura cilena
Da sabato 14 aprile a domenica 6 maggio il centro culturale “Il Granaio” di Fusignano, in piazza Corelli 16, ospita la mostra “Tempo d’esilio. L’Emilia-Romagna a fianco del popolo cileno 1973-1988”. L’inaugurazione è prevista lunedì 23 aprile alle 21, contestualmente alla presentazione del libro di Laura Orlandini La democrazia delle donne. I Gruppi di difesa della donna nella costruzione della Repubblica (1943 - 1945).
La mostra attraverso foto, articoli di giornale e testimonianze d’epoca racconta i primi anni della dittatura di Pinochet, la nuova vita dei cileni fuggiti in Emilia-Romagna e soprattutto l’impegno politico delle istituzioni e di gran parte dei partiti politici dell’arco costituzionale italiano (Dc, Pci, Psi, Psdi, Pri) per denunciare le violazioni ai diritti umani e la brutalità del governo militare di Pinochet.
Nei pannelli della mostra, realizzati dalle storiche Cinzia Venturoli e Rossella Ropa, si vedono i volti di Leonardo Barcelò, fuggito giovanissimo, di Luis Corvalan, lo storico leader del Partito Comunista Cileno, la cui sorte tenne il mondo col fiato sospeso e di Renato Zangheri, sindaco comunista di Bologna, che riunì tutte le forze politiche e sociali del capoluogo emiliano per solidarizzare con il popolo cileno. Ci sono inoltre le parole di Sandro Pertini, allora presidente della Camera dei Deputati, che si rifiutò di firmare un telegramma in cui si esprimeva “alta considerazione” al governo cileno, rifiuto che spinse i presidenti dei Parlamenti europei a cancellare la frase di elogio alla giunta militare.
La mostra, a ingresso libero, è aperta il sabato dalle 15 alle 18, la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.
L’esposizione è realizzata in collaborazione con l'Assembla Legislativa dell’Emilia-Romagna, l’Istituto per la memoria del ‘900 Parri e il Museo della Memoria e dei diritti umani di Santiago del Cile.