“Utoya”: voci e ricordi narrano la strage dell'isola norvegese
Il teatro contiene ed esplora diversi linguaggi, quello del prossimo appuntamento al Teatro Binario di Cotignola porta con sé riflessione ed emozione, attraversa l’attualità, si ferma sulla necessità di condivisione della memoria senza necessariamente fare “teatro civile”.
Venerdì 8 febbraio alle 21.00 sulla scena del Teatro Binario di Cotignola arriva lo spettacolo “Utoya”, di Edoardo Erba che prende le mosse dal libro di Luca Mariani “Il silenzio sugli innocenti. Le stragi di Oslo e Utøya”, vincitore per la saggistica del Premio Matteotti. Con la regia intelligente e appassionata di Serena Sinigaglia, “Utoya” riesce ad entrare nella drammatica vicenda con la sensibilità della poesia, scava dentro di essa attraverso le voci e i ricordi di tre coppie di personaggi coinvolte in modo molto diverso nella strage norvegese: una coppia di genitori, due fratelli contadini, due poliziotti.
L’isola di Utoya era la sede dello storico campeggio dei giovani socialdemocratici norvegesi: lì, il 22 luglio 2011, Breivik scatena l’inferno, uccidendo 69 ragazzi, dopo aver fatto altre 8 vittime con un’autobomba a Oslo. L’atto suscita sconcerto per la lucidità dell’autore, per le dichiarazioni rilasciate in seguito al processo e per il tasso di violenza, mai così alto in Norvegia dalla seconda guerra mondiale.
Sulla scena essenziale di Maria Spazzi (vincitrice del Premio Hystrio-Altre Muse 2017) lo spettacolo, realizzato con il patrocinio della Reale Ambasciata di Norvegia in Italia, non viene raccontato dal punto di vista del carnefice o delle vittime ma viene interpretato il comportamento di chi non ha vissuto in prima persona l’avvenimento, dei familiari e cittadini che l’unica cosa che possono fare è commentare una tragedia senza giustificazioni.
Gli interpreti Arianna Scommegna e Mattia Fabris si calano nei panni dei sei personaggi, passano da una storia all’altra, da un corpo all’altro, senza tanti escamotage, regalando due grandi prove d’attore, e lasciando emergere con lacerante lucidità i lati inquietanti e contraddittori non solo della vicenda, ma anche della società e del nostro tempo. Una riflessione profonda e coraggiosa sulla follia umana e sul suo incidere nella Storia, sulla portata delle tragedie che causa.
Al termine dello spettacolo, il pubblico potrà incontrare Luca Mariani, autore del libro “Il silenzio sugli innocenti”, consulente di Edoardo Erba nella stesura del testo dell’opera e gli attori Arianna Scommegna e Mattia Fabris. Coordina l'incontro Matteo Cavezzali, direttore artistico del festival letterario ScrittuRA. Un momento per riflettere sulle ragioni per cui certe tragedie contemporanee si dileguano dai nostri ricordi in un tempo brevissimo.
La biglietteria del teatro Binario sarà aperta un’ora prima di ogni spettacolo.