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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Nuovo ospedale a Cesena, Ancisi: "C'è il rischio che indebolisca quello di Ravenna"

Sul tema del nuovo ospedale di Cesena interviene il leader di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi

"Ora incombe il rischio che la nuova struttura ospedaliera di Pievesistina indebolisca soprattutto l’ospedale di Ravenna". Sul tema del nuovo ospedale di Cesena interviene il leader di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi. "La sanità pubblica locale - esordisce l'esponente della lista civica, candidato al futuro consiglio comunale - continua ad essere incentrata sulle vecchie quattro Ausl di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini, come se oggi non ne esistesse una unica  della Romagna. In questa logica di campanile, Cesena è più forte politicamente di Ravenna, ma anche più partecipe e incisiva nelle scelte politiche. Di qui, il suo progetto ambizioso di realizzare un ospedale nuovo in sostituzione del vecchio Bufalini, il quale, a causa della posizione e della struttura, non può essere rimodulato o ampliato. Non se ne parla pubblicamente, in attesa che passino le elezioni comunali di Ravenna e Rimini del prossimo 5 giugno, ma il Pd, che governa totalitariamente la sanità della Regione Emilia-Romagna, ha già in animo di costruire il nuovo ospedale di Cesena ubicandolo nella vicina Pievesistina".

"Di qui - prosegue Ancisi - alcune preoccupazioni serie, a cominciare dall’andazzo di considerare l’Ausl di Cesena come se fosse autonoma, anziché parte integrante dell’intera Area vasta romagnola. La domanda centrale è questa: cosa s’intende realizzare, considerando che il bacino d’utenti di Cesena, inferiore a 200mila abitanti, non è quello di una metropoli? Un ospedale idoneo per la sola area cesenate o piuttosto una struttura sovradimensionata e tecnologicamente avanzata a servizio dell’intera Romagna, una sorta di polo d’eccellenza? In tale secondo caso, ne sarebbero indeboliti gli altri principali ospedali del territorio. Tra questi, soprattutto il Santa Maria delle Croci di Ravenna, il più grande e col maggiore bacino di utenti della Romagna, che ha invece bisogno, pena  un ulteriore depauperamento, di nuovi importanti rafforzamenti delle infrastrutture, delle  tecnologie, della dirigenza e del personale".

Continua Ancisi: "Lista per Ravenna ha più volte contestato la minore considerazione della Regione rispetto agli altri ospedali della Romagna, particolarmente di Rimini, ma anche di Forlì, sia in termini di servizi che di copertura dei posti vacanti di primario. 
Permangono, dunque, le logiche campanilistiche e prevale, come sempre, la politica più forte e incisiva degli altri capoluoghi della Romagna rispetto a quello  ravennate, totalmente succubo della Regione a marca PD. Si registra, ancora una volta, l’esautorazione totale dei consigli comunali, unici consessi elettivi, a cui spetterebbe di stabilire le linee generali d’indirizzo della sanità.  Non è più solo problema di tangenziali, di comunicazioni viarie e ferroviarie e di altri fondamentali infrastrutture, la cui mancanza discrimina la nostra città. Ora incombe il rischio che la nuova struttura ospedaliera di Pievesistina indebolisca soprattutto l’ospedale di Ravenna, rendendolo sempre più amorfo. Sulla sfondo, i soliti interessi economici meno commendevoli: quelli immobiliari legati alla riconversione edilizia delle aree appetibili centrali di Cesena lasciate dal vecchio Bufalini; e quelli cementizi, che vedono gli aspiranti costruttori già in corsa verso la realizzazione della nuova gigantesca struttura. I soliti noti stanno affilando i coltelli".

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